Logistiche, cave, discarica e biogas. Il Consiglio comunale di Pozzo unito: "Serve fermarsi"
Votato all'unanimità un documento che chiede la sospensione temporanea dei procedimenti autorizzativi in corso e un tavolo di coordinamento interistituzionale

A Vaprio d’Adda una nuova logistica e l’ampliamento della cava, così come a Cassano. A Inzago la realizzazione di un impianto per il trattamento e il recupero di rifiuti speciali non pericolosi. E ancora: a Trezzo sull’Adda il revamping del termovalorizzatore e a Masate gli impianti per il trattamento rifiuti e la trasformazione in biogas. In mezzo, Pozzo d’Adda, che sembra sentirsi circondata e ha deciso di far sentire la propria voce.
La presa di posizione di Pozzo d'Adda
Nel Consiglio comunale del 28 luglio 2025 i consiglieri comunali di tutte le parti politiche, supportati dal lavoro svolto delle commissioni Consigliari e dei cittadini, hanno preso atto del rilevante numero di richieste per i nuovi insediamenti produttivi e impiantistici nel territorio della Martesana e hanno formalizzato la richiesta a Città Metropolitana di Milano e a tutti gli enti competenti affinché procedano a una valutazione unitaria e coordinata degli interventi sul territorio, sospendendo nel frattempo l’iter autorizzativo attualmente in corso. Un documento condiviso a firma di tutti i consiglieri e votato all’unanimità.
Nel comunicato diffuso dal Municipio si legge:
Il Consiglio Comunale evidenzia che queste iniziative, se valutate singolarmente, non restituiscono un quadro completo degli impatti ambientali, infrastrutturali e sanitari, in particolare per quanto riguarda:
• l’aumento del traffico pesante (oltre 300 mezzi/giorno stimati);
• l’aggravio sulla viabilità locale;
• il peggioramento della qualità dell’aria e dell’inquinamento acustico;
• i costi a carico della collettività per la manutenzione delle infrastrutture stradali.Tale effetto cumulo non può essere ignorato. Nonostante l’esistenza di numerosi strumenti di pianificazione sovracomunale (Ptm, Pums, Sttm, Pria, ecc.), non risulta una coerenza tra quanto stabilito nei piani e le scelte attuative in corso.
Le parole e le richieste del Consiglio comunale
Questa la dichiarazione congiunta fatta dal Consiglio comunale:
"Non siamo contrari allo sviluppo economico e alla transizione ecologica, ma riteniamo che questo debba avvenire con una visione d’insieme e con adeguate infrastrutture, tutelando la salute e la qualità della vita dei cittadini. Non è accettabile che i Comuni si trovino a gestire da soli scelte con impatti sovracomunali".
Queste, invece, le richieste avanzate nel documento:
- Sospensione temporanea dei procedimenti autorizzativi in corso, per evitare una valutazione parziale dei singoli progetti;
- Avvio urgente di un tavolo di coordinamento interistituzionale (Cmm, enti locali, enti di tutela ambientale) per valutare gli impatti cumulativi, ambientali e sociali di tutti gli insediamenti proposti;
- Applicazione concreta dei meccanismi di perequazione e compensazione, già previsti dal Piano Territoriale Metropolitano, al fine di garantire un’equa distribuzione di vantaggi e svantaggi e promuovere azioni di rigenerazione, sostenibilità e resilienza ambientale.
Il Comune, nelle persone di tutti i consiglieri comunali, ribadisce il proprio approccio collaborativo e propositivo, ma chiede che le scelte strategiche territoriali vengano fatte con trasparenza, coerenza e responsabilità, nel rispetto dei principi di pianificazione e dell’equità territoriale. Così si conclude il comunicato.