Allarme da Vivere Cernusco: basta con "l'assalto" alle villette
La lista di minoranza contro la costruzione delle palazzine al posto delle abitazioni unifamiliari

Negli ultimi anni Cernusco sul Naviglio sta vivendo una rapida trasformazione urbanistica. Sui terreni dove prima sorgevano villette monofamiliari con giardino, ora vengono costruite moderne palazzine di tre piani. Un tema di estrema attualità.
Quindi in un’area dove prima viveva una famiglia, ora ne vivono cinque. Un cambiamento che non nasce per soddisfare un bisogno abitativo, ma da logiche di mercato. Tale tendenza avrà conseguenze nel tempo con ripercussioni sui servizi, sulla viabilità e sulle infrastrutture. A parlarci di questo fenomeno sono stati Giordano Marchetti e Nadia Pezzoni di Vivere Cernusco.
Il meccanismo dietro l'assalto alle villette
Lo storico referente della lista, Giordano Marchetti, ha spiegato:
Il motivo principale di questo “assalto alle villette” è l’assenza di un aggiornamento del Pgt, fermo al 2007. Senza nuovi piani attuativi, i costruttori per continuare a lavorare hanno trovato questo “escamotage” che ha anche un rischio di investimento molto basso. In pratica, l’operatore compra la villetta, ma è interessato al terreno. Per la realizzazione dei lavori chiede un prestito bancario che ottiene facilmente trattandosi di un progetto “piccolo”.
Infine, costruisce sfruttando tutto il terreno fino al massimo degli indici edificatori. La struttura della palazzina è più o meno sempre la stessa: due appartamenti al piano terra, due appartamenti al primo piano e all’ultimo piano un solo alloggio.
I prezzi con cui vengono messi sul mercato immobiliare sono di circa un milione di euro per l’appartamento all’ultimo piano, 650 mila euro per gli altri. Se da questa operazione di acquisto-demolizione-ricostruzione i costruttori traggono il loro profitto, il Comune non ci guadagna ben poco: demolizione e ricostruzione sono considerati per legge ristrutturazione edilizia, quindi si pagano gli oneri ridotti al 60 per cento.
A Cernusco abbiamo già gli oneri più bassi di tutta la zona, anche rispetto a Cassina e Segrate"
Le conseguenze della densificazione
Sulle conseguenze che comparta l'aumento di densità della popolazione, si è espressa così Nadia Pezzoni:
L’aumento della densità di popolazione negli anni avrà delle ricadute sulla viabilità, perché il traffico cittadino, su strade che non sono state progettate per un'alta densità, sarà più congestionato, con conseguente aumento di inquinamento dell'aria e acustico.
Anche sull’intera rete fognaria e sulla gestione dei rifiuti ci saranno importanti ripercussioni. Inoltre i servizi andranno adeguati a fronte di un possibile incremento demografico.
Una possibile inversione di rotta
In conclusione Marchetti ha affermato che per invertire la rotta c'è solo una possibilità:
Un’inversione di rotta sarà possibile solo con la modifica al Pgt. Speriamo che la nuova Giunta metta mano il prima possibile al nuovo documento urbanistico apportando modifiche nell'interesse dei cittadini e non riconfermi semplicemente quello attuale.