Le borseggiatrici della stazione colpiscono ancora: beccate dalla vittime, finiscono in manette
Avevano sottratto un portafoglio dalla borsa di una turista che si è accorta del gesto: ne è nata una discussione che ha attirato l'attenzione degli agenti

Venerdì pomeriggio, la Polizia di Stato ha arrestato una cittadina bosniaca di 23 e una cittadina croata di 28 anni, con precedenti, per furto aggravato in concorso. Nel corso del quotidiano servizio di prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario, gli agenti della Polizia Ferroviaria in servizio presso la stazione di Milano Centrale, hanno notato vicino a un ascensore un acceso diverbio tra un gruppo di quattro donne, pertanto prontamente sono intervenuti per comprendere il motivo della lite.
Furto del portafoglio in ascensore
Sul posto i poliziotti hanno appreso che una turista straniera, da poco arrivata alla Stazione Centrale di Milano per raggiungere altra località, mentre era in ascensore con la figlia era stata vittima del furto del proprio portafoglio con all'interno numerose carte di credito, e siccome aveva colto in flagranza le autrici del furto, aveva avviato una discussione con le stesse esigendo il recupero del maltolto.
Presso gli uffici della Polizia Ferroviaria la vittima ha sporto denuncia, riuscendo poco dopo a rientrare in possesso della refurtiva, che è stata recuperata dagli agenti in prossimità dei binari della stazione ferroviaria. Dalla visione degli impianti di videosorveglianza presenti all'interno dell'ascensore, si è riscontrato che la 28enne e la 23enne, dopo essersi posizionate dinanzi alle turiste, con mossa fulminea hanno aperto e rubato dalla borsa di una di loro un portafoglio, per poi nasconderlo velocemente nella propria giacca.
A seguito degli ulteriori accertamenti è emerso che entrambe le donne sono risultate gravate da numerosissimi precedenti per reati contro il patrimonio, in particolare la 28enne cittadina croata è risultata inoltre inottemperante alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio e del divieto di ritorno nel Comune di Milano, motivo per il quale veniva anche deferita in stato di libertà per la violazione della misura. A carico della 23enne cittadina bosniaca, invece, è risultato un provvedimento di sospensione della misura della detenzione domiciliare alla quale era sottoposta, a seguito dell'ordinanza di differimento dell'esecuzione della pena per la durata di un anno, che veniva debitamente notificato.