Infrastrutture

Nuovo Ponte San Michele: sopralluogo a Calusco d'Adda della commissione Territorio e Infrastrutture

Il nuovo ponte ferroviario sorgerà tra le stazioni di Paderno-Robbiate e Calusco

Nuovo Ponte San Michele: sopralluogo a Calusco d'Adda della commissione Territorio e Infrastrutture
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Sopralluogo della Commissione Territorio di Regione Lombardia questa mattina, lunedì 14 luglio 2025 a Calusco d'Adda per la costruzione del nuovo ponte San Michele.

Nuovo ponte San Michele

Questa mattina, lunedì 14 luglio 2025 la Commissione presieduta da Jonathan Lobati (Forza Italia) ha vistato l’area in cui dovrebbe sorgere la nuova infrastruttura.

Il tema dell’attraversamento dell’Adda è strategico per garantire ai territori della bergamasca, del lecchese e della Brianza di continuare a crescere. È una sfida che dobbiamo affrontare percorrendo soluzioni concrete ed efficaci che garantiscano alle nostre imprese di continuare ad essere competitive e ai cittadini di muoversi velocemente sul territorio. Per questo il nostro impegno deve essere quello di consegnare a imprese e famiglieun’infrastruttura moderna, efficiente e sostenibile in grado di collegare Brianza lecchese e Isola bergamasca e, più in generale, l’asse strategico tra l’est e l’ovest della Lombardia. Al momento, il progetto che prevede un nuovo ponte a fianco del San Michele sembra essere la soluzione più sostenibile. Però sono convinto che nel percorso di scelta sia centrale l’ascolto dei territori, la capacità di coinvolgere i cittadini, le istituzioni, le associazioni e le imprese nelle scelte e nella definizione delle priorità. Tutte le soluzioni progettuali sono scelte di compromesso, ma alla fine dobbiamo trovare una sintesi perché non possiamo rischiare di arrivare al 2030 con il ponte chiuso e senza alternative di mobilità. Sarebbe un disastro economico e sociale per l’intero territorio.

ha spiegato il presidente della commissione Jonathan Lobati (Forza Italia)

Tra le stazioni di Paderno-Robbiate e Calusco

Il nuovo ponte ferroviario, che attraverserà il fiume Adda sulla linea Carnate-Ponte San Pietro, sorgerà tra le stazioni di Paderno Robbiate e Calusco, sostituendo l’attuale ponte ad arco in ferro a traffico misto (ferroviario e stradale),il ponte San Michele, costruito tra il 1887 e il 1889, di cui è prevista nel 2030 la chiusura al traffico.

Il progetto di sostituzione dell’attuale Ponte San Michele, di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana, consentirà di potenziare la direttrice da Seregno/Monza a Bergamo, in particolare con il raddoppio della tratta Carnate – Ponte San Pietro.

Tre progetti alternativi

Tre gli scenari i progetti alternativi. Il primo prevede un nuovo ponte unico a sud dell’attuale San Michele, con ferrovia sotto e strada sopra per un investimento complessivo di 262 milioni di euro. Il secondo comprende due ponti: uno viario a Nord di quello esistente e uno ferroviario a Sud con una variante del tracciato della linea che comporterebbe lo spostamento delle stazioni di Paderno d’Adda e Calusco d’Adda. Le risorse necessarie, in questo caso, ammonterebbero a 495 milioni di euro. Il terzo, infine, è un mix tra gli scenari 1 e 2: il progetto prevede un ponte viario a nord di quello esistente e uno ferroviario in stretto affiancamento a quello esistente per un investimento di 282 milioni di euro.

Il progetto permetterà di rimuovere le limitazioni dell’attuale ponte, tra cui la restrizione di velocità a 15 chilometri orari per i treni, e di migliorare le prestazioni della linea grazie al doppio binario e alla realizzazione di opere che permettono il transito di merci, alla soppressione di alcuni passaggi a livello e alla realizzazione di opportune opere sostitutive.

Doppio binario

Il doppio binario, mantenendo invariata la struttura oraria, garantirà ulteriori margini di puntualità e potenzialmente faciliterà la programmazione di servizi aggiuntivi. Con il completamento di tutti gli interventi correlati, il traffico totale sulla tratta potrà raggiungere 108 treni regionali e 36 treni merci al giorno, assicurando l’operatività e l’efficienza dell’infrastruttura ferroviaria per promuovere modelli di trasporto e mobilità sostenibili.

Soluzioni alternative

I sindaci del territorio hanno presentato due soluzioni progettuali alternative. L’assessore ai Lavori Pubblici di Calusco d’Adda (Bg) Massimo Cocchi  ha presentato una proposta che, mantenendo i raggi di curvatura dello scenario 1, prevede la costruzione di un nuovo ponte, viario e ferroviario, a nord di Paderno d’Adda e di Calusco d’Adda tutelando il quartiere Ponte e Monastero dei Verghi.

L’ipotesi presentata dal sindaco di Paderno d’Adda (LC) Giampaolo Torchio prevede un progetto di recupero del ponte San Pietro, tutelando il valore storico e architettonico del ponte, e l’individuazione di una connessione stradale tra Isola bergamasca e Brianza est nell’ambito del corridoio della Pedemontana senza impattare direttamente sulla viabilità dei centri abitati del territorio.

Il Presidente Lobati ha annunciato che, al termine del dibattito pubblico sui progetti, convocherà una seduta della Commissione Territorio con gli enti locali, gli stakeholders, Rfi e Regione Lombardia per fare il punto sull’intervento.

Oltre al Presidente Lobati, hanno partecipato al sopralluogo i consiglieri regionali Jacopo Dozio (Forza Italia), Davide Casati (Pd), Gian Mario Fragomeli (Pd), Ivan Rota (Forza Italia) e Michele Schiavi (Fratelli d’Italia).

Presenti anche i rappresentanti delle Provincie di Bergamo, Lecco e Monza Brianza, il vice sindaco di Calusco d’Adda (Bg) Enrico Salomoni, il sindaco di Verderio (Lc) Igino Danilo Villa, il sindaco di Sotto il Monte (Bg) Denni Chiappa, il sindaco di Imbersago (Lc) Fabio Vergani, il sindaco di Robbiate (Lc) Marco MagniWalter Previtali e Nicoletta Previtali del Comitato Quartiere Ponte e Monastero dei Verghi e il portavoce degli imprenditori Ruben Bergonzi che hanno espresso preoccupazione per le future ricadute sul traffico veicolare nei centri abitati e per i tempi di realizzazione dell’opera.

"Sul territorio"

a volta conclusa la vita tecnica del Ponte San Michele. Presenti all’incontro anche i sindaci dei comuni coinvolti, i rappresentanti delle istituzioni territoriali e i comitati di cittadini.

La Commissione ha scelto di recarsi sul posto per verificare, insieme a tutti i sindaci e alle istituzioni locali, le diverse ipotesi progettuali presentate da Rfi e l’impatto che esse avrebbero su un territorio così delicato.

ha dichiarato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della V Commissione, Territorio, infrastrutture e mobilità, Michele Schiavi, che  ha evidenziato come diversi Comuni abbiano illustrato durante l’incontro proposte progettuali alternative, che saranno formalmente presentate in occasione del dibattito pubblico in corso, la cui chiusura è prevista per l’11 agosto.

È stato un importante momento di ascolto e confronto. Le proposte dei comuni mirano a ridurre al minimo l’impatto dell’opera sui centri abitati, salvaguardando il maggior numero possibile di abitazioni e attività economiche.

 

Schiavi ha anche ribadito la necessità di realizzare una nuova infrastruttura per garantire la continuità dei collegamenti tra le due sponde dell’Adda

Siamo tutti consapevoli che, una volta esaurita la vita tecnica del Ponte San Michele, sarà assolutamente necessario garantire un attraversamento stabile, sia veicolare che ferroviario, tra Paderno e Calusco, e di conseguenza tra le province di Bergamo e Lecco.

ha osservato il consigliere di Fdi che ha espresso una valutazione sulle proposte avanzate dai territori, in particolare da parte del Comune di Calusco.

Ritengo che le alternative introdotte dai Comuni, e in modo particolare quella avanzata da Calusco, meritino di essere approfondite e valutate attentamente da RFI. Sarà fondamentale che, una volta concluso il dibattito pubblico, la Commissione chieda un confronto diretto con Rfi per conoscere le valutazioni nel merito di tutte le proposte progettuali.

 

Intanto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha nominato il commissario straordinario incaricato di seguire la realizzazione dell’opera. Un passo che rafforza l’impegno per accelerare l’iter e garantire tempi certi. Tra le ipotesi emerse, particolare attenzione è stata dedicata anche alla cosiddetta proposta n. 9 avanzata dal comune di Paderno d’Adda, che prevede un tracciato alternativo più a nord, volto a ridurre l’impatto su abitazioni e aree sensibili. Anche questa proposta sarà oggetto di valutazione da parte di Rfi nell’ambito del dibattito pubblico. La nuova infrastruttura, il cui costo stimato varia da 260 a quasi 600 milioni di euro, sarà cruciale per garantire la continuità dei collegamenti strategici tra le province di Lecco e Bergamo, preservando allo stesso tempo l’equilibrio del tessuto urbanistico e socioeconomico locale.

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