San Pedar 2025 conquista Cascine San Pietro
Musica, tradizione e identità collettiva per la festa più amata della frazione

Prosegue in questi giorni a Cascine San Pietro, frazione di Cassano d'Adda, la 33esima edizione della festa patronale di San Pedar, evento simbolico per la comunità. Un appuntamento che unisce generazioni, coinvolge residenti e “cascinesi di ritorno”, e rinsalda il legame con le radici tra riti religiosi, cucina, giochi e musica dal vivo.
Un primo fine settimana da tutto esaurito
L’avvio della manifestazione è avvenuto venerdì 27 giugno con la serata “Musica sotto le stelle” animata da Antonio Castro. Il giorno seguente, piazza gremita per la cena a base di polenta e il concerto tributo a Vasco Rossi della band Lunatika. Domenica è stato il momento più partecipato: messa solenne, benedizione del Palio, processione, animazione per bambini, palo della cuccagna e fuochi d’artificio hanno ricreato un forte senso di appartenenza.
Tutto pronto per la festa del Grest e la risottata
Il programma proseguirà domani, venerdì 4 luglio, con la serata del Grest in oratorio, dedicata ai più piccoli tra giochi e baby dance. Sabato 5 luglio spazio alla risottata, uno degli appuntamenti più attesi. Le prenotazioni sono aperte presso il bar tabacchi Mino & Miki. Seguiranno musica dal vivo con Marco Celmi ed estrazione dei premi della sottoscrizione benefica. Il ricavato sarà destinato alla parrocchia, all’oratorio e a progetti solidali.
Il motore invisibile della festa
Tra le anime storiche del gruppo San Pedar, Sabrina Mapelli, figlia di uno dei fondatori, ha raccontato:
Questa festa rappresenta le mie radici, ma soprattutto l’impegno condiviso di un gruppo che da anni lavora con passione. Da gennaio ci rimettiamo in moto, tutti insieme: siamo una ventina di volontari, ciascuno con le proprie competenze e il proprio entusiasmo. È la forza del gruppo a fare la differenza. Non ci limitiamo a organizzare serate o cene: costruiamo relazioni, coltiviamo il senso di appartenenza, rafforziamo l’identità della nostra comunità. Domenica, durante la messa, la processione e il pranzo della tradizione, ho colto negli sguardi delle persone un’emozione profonda, quella di sentirsi parte di qualcosa di autentico. I ragazzi del palo della cuccagna hanno dato prova di grande coraggio e affiatamento. Vederli collaborare, mettersi alla prova, sorridere insieme è stato uno dei momenti più intensi. Ringrazio ogni volontario, don Emilio Bellani, don Vittore Bariselli e il Comune di Cassano: ognuno rappresenta un tassello fondamentale di questa grande famiglia
Una tradizione che rafforza la comunità
L’assessore alla Cultura Antonio Capece ha dichiarato:
La Festa di Cascine San Pietro rappresenta un appuntamento tradizionale di grande valore per la nostra comunità. Una manifestazione che si rinnova ogni anno grazie alla passione e all’impegno dei volontari. È proprio questa dedizione che permette di custodire e tramandare un patrimonio culturale e identitario prezioso. Oltre al divertimento, questi giorni offrono occasioni di incontro e rafforzano il senso di appartenenza. Un grazie sincero a chi, con generosità, rende possibile tutto questo
Il palo della cuccagna come simbolo di casa
Anche Herman Kostandini, uno dei giovani partecipanti alla sfida del palo della cuccagna, ha raccontato la sua esperienza:
Quest’anno è stato particolarmente impegnativo: il palo era scivoloso e la salita complessa, ma la determinazione e lo spirito di squadra ci hanno sostenuti fino in cima. Per me è stata la terza partecipazione, ma per molti del gruppo era la prima volta. Eravamo uniti, quasi come una piccola famiglia, e tra noi c’era anche mio fratello Grid, appena diciottenne, che ha raggiunto la vetta. Vivo a Cascine San Pietro da quando avevo quattro anni. All’inizio tutto mi era estraneo, ma fin da subito mi sono sentito accolto e parte integrante di questa comunità. Oggi, prendere parte alla festa e al palo rappresenta per me un gesto simbolico: è un modo per onorare il legame con questo luogo, per restituire ciò che mi è stato dato. Ogni anno attendo questo momento con la stessa emozione e lo stesso senso di appartenenza.

I volontari di San Pedar

I ragazzi che hanno partecipato al palo della cuccagna





















