Energia, stop ai pannelli fotovoltaici sui campi
A Liscate il confronto tra mondo agricolo, Regione e Comune di Milano

Agrivoltaico, consumo di suolo e Parco Agricolo Sud al centro dell'assemblea interprovinciale. Per la Coldiretti la produzione di cibo resta la priorità.
A Liscate il confronto tra mondo agricolo, Regione e Comune di Milano
No alla proliferazione dei pannelli fotovoltaici sui campi coltivati, perché la produzione di cibo rimane comunque una priorità. Lo ha detto Alessandro Rota, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, a margine dell'assemblea della Federazione interprovinciale e del convegno "Futuri possibili per l'evoluzione dell'agricoltura", eventi ospitati dall'agriturismo Cascina di Mezzo di Liscate.
L'agrivoltaico - ha precisato il presidente Rota facendo riferimento alle numerose richieste che nelle ultime settimane stanno piovendo sui tavoli amministrativi - può avere senso solo se non compromette la produzione dei campi e solo se l'iniziativa non segue logiche finanziarie e speculative e fa capo direttamente all'imprenditore agricolo. In ogni caso diamo la priorità ai pannelli sui tetti delle cascine, delle stalle e dei magazzini".
Un no netto ai pannelli fotovoltaici sui terreni agricoli è stato espresso anche dall'assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, tra i relatori al convegno di Liscate:
E' da tempo che con Alessandro Rota lavoriamo per cercare di portare la maggior innovazione possibile al settore primario, ma non è la strada giusta quella di trasformare i campi coltivati in parchi fotovoltaici. Quando un terreno coltivabile viene coperto di pannelli non si torna più indietro: un giorno forse avremo ancora energia per cucinare, ma non ci sarà più nulla da cuocere. Io credo fortemente nella produzione energetica da fonti rinnovabili e penso che la Lombardia, che è la prima regione manifatturiera d'Europa, abbia bisogno di diventare autonoma da questo punto di vista per restare competitiva. Ma non è il solare la soluzione. Diventeremo autosufficienti solo se punteremo su una pluralità di fonti e magari anche, e in tempi brevi, su qualcosa di veramente nuovo.
Al convegno di Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza, moderato dal direttore della Federazione interprovinciale Umberto Bertolasi, erano presenti anche il presidente di Coldiretti Lombardia Gianfranco Comincioli e, in veste di relatori tecnici, Vitaliano Fiorillo, direttore dell'Invernizzi Agri Lab e docente alla Sda Bocconi, Gabriele Canali, direttore del Crefis presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, ed Emanuele Occhi, responsabile dell'area Grandi Colture della Coldiretti nazionale. Sul fronte istituzionale, invece, oltre a Guido Guidesi hanno partecipato la vicesindaca del Comune di Milano Anna Scavuzzo e l'assessore regionale all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi, che hanno affrontato diversi temi, dalla food policy metropolitana al futuro del Parco Agricolo Sud Milano, fino alle emergenze zootecniche degli ultimi mesi.
La vicesindaca Anna Scavuzzo, delegata a Food Policy e Agricoltura del Comune di Milano, ha sottolineato l'importanza strategica di relazioni positive e continuative fra le amministrazioni locali e le rappresentanze delle imprese agricole, in particolare riferendosi alla proficua collaborazione fra il Comune di Milano e Coldiretti. Tante e diverse le iniziative per promuovere il valore del cibo sano e di qualità, aumentando anche l'offerta ai milanesi nei mercati contadini sul territorio: esempio virtuoso è il nuovo farmers' market di piazza Lima 3 che si aggiunge al mercato di Porta Romana e nel 2026 inizierà le attività grazie a un accordo di partnership tra Campagna Amica e il Comune di Milano.
Vogliamo proseguire nell'impegno di assicurare un futuro al Parco Agricolo Sud Milano che in questi oltre 40 anni ha contribuito a tutelare il territorio, bene oggi sempre più prezioso: l'estensione delle campagne, delle aree verdi e dei terreni coltivati che sono stati preservati dal Parco Agricolo ci mostra l'importanza di un'alleanza fra mondo agricolo e mondo ambientalista. Diamo spazio a tutela del territorio e del paesaggio, cura dell'ambiente e rispetto per chi lavora la terra. Nella governance del rinnovato Parco Agricolo abbiamo mantenuto l'impegno di coinvolgere rappresentanze nel mondo agricolo - due membri su 11 - e un rappresentante del mondo ambientalista. E' questo uno spazio importante per costruire collaborazioni a partire dal confronto e da esperienze che permettano di trovare soluzioni condivise
ha detto la vicesindaca.
L'assessore Alessandro Beduschi ha infine ricordato l'impegno di Regione Lombardia nel sostenere gli allevatori a fronte delle recenti malattie infettive animali, dalla peste suina africana alla più recente dermatite dei bovini, di cui è stato riscontrato un focolaio nel Mantovano. L'assessore regionale all'Agricoltura ha inoltre sottolineato il ruolo svolto dalle imprese del settore primario nella custodia del territorio, ruolo spesso disconosciuto dalle istituzioni europee.
Non c'è sostenibilità se non ci sono la tutela del reddito delle nostre imprese e il realismo di riconoscere che la tutela dell'ambiente passa anche dall'attività agricola
ha affermato Beduschi.

Da sinistra Alessandro Rota, Umberto Bertolasi e Gianfranco Comincioli

L'assessore Guido Guidesi
