Cordoglio

"Ciao Francesco, i 3 milioni di visitatori ogni anno sono la tua eredità"

Il ricordo del Parco Nord Milano dedicato a Borella, "papà" e primo direttore del grande polmone verde metropolitano

"Ciao Francesco, i 3 milioni di visitatori ogni anno sono la tua eredità"
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Il Parco Nord Milano si è unito al profondo dolore e al cordoglio della famiglia per la scomparsa dell'architetto Francesco Borella, primo direttore e padre fondatore del grande polmone verde metropolitano racchiuso nei confini di Milano, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo.

Il cordoglio per l'addio a Francesco Borella

"E' stato un esempio di immensa professionalità, lungimiranza e dedizione, e la sua visione ha plasmato il territorio urbano e la vita della nostra comunità - hanno sottolineato dal Parco Nord - Il suo rapporto con il Parco, di cui ha ideato l’intero progetto e guidato la profonda trasformazione a realtà concreta e fondamentale per il sistema del verde milanese, è un legame indissolubile".

Una personalità tanto straordinaria da aver ricevuto nel 2023 l'Ambrogino d’Oro, massima onorificenza conferita dal Comune di Milano ai suoi cittadini più meritevoli.

"L'architetto Borella è stato un maestro e un padre spirituale per molti e soprattutto per me - ha detto l'attuale direttore Riccardo Gini - Nell’arduo compito di succedergli ho potuto spesso contare sui suoi preziosi consigli, imparando molto. Francesco Borella era in grado di ragionare a scala di paesaggio, immaginando l’evoluzione del progetto ben oltre il momento della piantagione. La sua grande intuizione di creare una struttura stabile di persone dedicate che potessero accompagnare le trasformazioni del Parco, ne ha caratterizzata tutta l’evoluzione".

"Un modello per tutti"

Dello stesso avviso Marzio Marzorati, presidente di Parco Nord Milano, ente che recentemente ha preso in gestione anche il Plis della Media Valle del Lambro che racchiude al suo interno anche porzioni di territorio di Cologno Monzese.

"Il lavoro dell’architetto Borella è stato un modello per tutti: ha saputo ricostruire la natura e il paesaggio all’interno del tessuto urbano in funzione del benessere per la città, dimostrando l’importanza cruciale del verde nei territori urbanizzati, avviando un processo di trasformazione urbanistica senza precedenti e orientando in questo modo significativamente lo sviluppo di questa parte della città. A mio giudizio la sua lezione fondamentale è stata quella di rendere evidente che la natura è anche disegno, progettazione urbana e paesaggio, oltre che biodiversità e relazioni tra esseri viventi".

Borella era noto per il suo rigore, la perseveranza e l'ostinazione nel perseguire la sua visione quotidiana, grazie ai quali ha potuto trasformare un territorio industriale e inutilizzato in una realtà viva e frequentata. Era sempre attento ai dettagli. Un perfezionista che ritornava sui suoi progetti decine di volte, e che, pur essendo sempre molto deciso, non era mai scortese. Ha saputo costruire la natura in città, disegnando un percorso umano e naturale in una delle aree più densamente abitate d’Europa. Caparbio, capace di andare in direzione ostinata e contraria. Da subito aveva compreso l'importanza di dotarsi di strumenti di comunicazione semplici, ma efficaci in grado di accompagnare e coinvolgere nell'evolversi del Parco.

"Ciao Francesco, grazie di tutto"

"Oggi, con oltre 3 milioni di visitatori ogni anno, il Parco Nord Milano è la testimonianza viva dell'idea e della capacità di disegno di Francesco Borella, un luogo di bellezza, vita, frequentazione e convivenza - hanno concluso - I lavoratori e le lavoratrici, le volontarie e i volontari, il Consiglio di gestione e la Comunità dei sindaci del Parco Nord Milano gli sono grati per tutto ciò che l'Architetto Borella ha lasciato e si impegna a portare avanti la sua eredità, continuando lo straordinario processo trasformativo che lui ha innescato. Ciao caro Francesco. Grazie di tutto".

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