Addio al "papà" del Parco Nord e del Parco Agricolo Sud: a lui l'Ambrogino d'oro
Lutto per la scomparsa dell'architetto e urbanista Francesco Borella

Classe 1937, nel corso della sua carriera aveva contribuito a trasformare la conformazione dell'hinterland di Milano, "regalando" (tra le altre cose) due dei grandi polmoni verdi che rappresentano, soprattutto oggi con il cambiamento climatico, delle oasi indispensabili nella vita di tutti i giorni.
Addio all'architetto Francesco Borella
Oggi, lunedì 30 giugno 2025, è venuto a mancare Francesco Borella, architetto e progettista, che ha disegnato e creato il Parco Nord Milano, di cui in questi giorni si è celebrato il 50 anniversario, e il Parco Agricolo Sud.
"Un uomo di grande professionalità e con una forte capacità di visione futura della città, che è stato in grado di trasformare il territorio urbano lavorando per il bene pubblico e concretizzando un progetto a beneficio della collettività - hanno sottolineato dal Comune di Cinisello Balsamo, ente centrale nei confini del Parco Nord assieme a Sesto San Giovanni - Una vita di dedizione e di cura per l'ambiente, il verde e la natura, per offrire bellezza. L'Amministrazione comunale esprime le sue condoglianze e vicinanza alla famiglia".
Ricevette l'Ambrogino d'oro
Per il suo impegno e la sua lungimiranza, nel 2023 Palazzo Marino gli conferì l'Ambrogino d'oro.
Milanese di nascita, si laureò in Architettura nel 1961 al Politecnico di Milano e da subito, per alcuni anni, fece esperienza presso due importanti studi di architettura milanesi: dapprima presso lo studio Mangiarotti Morassutti e in seguito presso lo studio di Gian Carlo De Carlo. Parallelamente iniziò l’esperienza di docenza al Politecnico di Milano.
"Papà" del Parco Nord e del Parco Agricolo Sud
Nel 1967, a trent’anni, l’architetto prese una decisione che avrà un grande peso nella sua vita professionale: dedicarsi all’urbanistica. Come urbanista ricercatore entrò nel Centro Studi Pim, dove rimarrà per molti anni, prima occupandosi di pianificazione locale, poi del Settore verde e parchi dove si occupò del Parco Groane, dell’ideazione del Parco Agricolo Sud e soprattutto, dal 1983, del Parco Nord Milano.
Dopo la Legge Regionale 86 del 1983 sui parchi, la grande richiesta di esperti del verde in Lombardia indusse l’architetto a chiedere e ottenere, nel 1984, di trasformare in part-time il proprio contratto al Pim, il che gli consentì di accettare il ruolo di direttore del Parco Nord e anche altri incarichi professionali, quali il coordinamento delle équipe interdisciplinari di progettazione dei piani di altri parchi, prima dell’Adda Sud, poi dell’Adamello e infine, in tempi più recenti, di alcuni Plis (i Parchi locali d’interesse sovracomunale).
Ma, come affermò lui stesso in una delle sue interviste, "quello che per me è stato davvero importante è il Parco Nord, cui ho lavorato dal 1983 al 2000 (e oltre, sia pure in altra forma): dal parco inesistente al parco attuale, realtà concreta e importante del sistema del verde milanese. In altre parole, il lavoro di una vita".