Ciclovia Monaco-Milano, promossa la ciclabile lungo il Naviglio Martesana

Bilancio dell'iniziativa dopo il bike test di domenica 8 giugno gestito dall'associazione PedalaMartesana

Ciclovia Monaco-Milano, promossa la ciclabile lungo il Naviglio Martesana
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Il test è stato superato. La ciclovia del Naviglio, con i giusti accorgimenti, si candida a essere uno dei tratti più interessati del percorso ciclo-turistico che collegherà Monaco di Baviera a Milano.

Superato il bike test

Domenica 8 giugno, l’associazione PedalaMartesana di Cernusco sul Naviglio ha gestito il tratto ciclabile che va da Fara Gera d’Adda a Milano all’interno del bike test per il progetto della ciclovia che in futuro collegherà Monaco e Milano.

Ozzir Rizzo, presidente dell’associazione, è stato guida del gruppo di trenta ciclisti che arrivava da Bolzano ed era diretto a Milano, accompagnandolo attraverso il territorio della Martesana.

Tra i volontari di PedalaMartesana c'erano Luigi Reolon, Carla Giannini, Daniela Varisco, Gloria Fugagnollo, Liliana Pelanda, Tiziana Mangarelli, Giovanni Cazzaniga, Sandro Valicella, Roberto Prina, Vincenzo Arzente, Francesco Fiaccadori, Roberto Guzzi.

I punti da migliorare

In questo tratto di strada un gruppo di quindici volontari dell’associazione si è adoperato per fare dei sopralluoghi, posizionare le indicazioni con le direzioni da seguire e avvisare del passaggio del bike test.

C’erano anche volontari “fissi” che aiutavano a segnalare i punti più critici del percorso, come quello del sottopassaggio tra Bellinzago Lombardo e Gorgonzola o lo scalino prima dell’attraversamento del ponte a Inzago, che potevano passare inosservati a visitatori non del luogo.

Un lavoro prezioso per più motivi In questo compito, l’associazione è stata aiutata dai Carabinieri forestali di Milano che seguivano il gruppo in bicicletta e si sono complimentati per la chiarezza e l’efficienza delle segnalazioni.

Lo sviluppo del progetto

Questo prezioso lavoro ha anche prodotto una mappatura completa del percorso ciclabile del territorio, che indica anche le criticità o i punti da sistemare e sarà molto utile per lo sviluppo futuro del progetto della ciclovia.

L’intento dell’associazione era incoraggiare la creazione di una nuova via ciclabile e spingere il mondo associativo e gli enti locali a investire sulle piste già esistenti e creare una vera e propria “bike way” adatta per tutti i cicloturisti, che saranno così incentivati a visitare questi territori.

Ozzir Rizzo, in conclusione, soddisfatto del lavoro compiuto ha dichiarato:

L’aspetto più rilevante è stata la collaborazione tra più enti pubblici e privati con le associazioni.

Siamo riusciti bene a lavorare insieme a comuni, regioni, rappresentanti delle amministrazioni locali.

Il vero obiettivo raggiunto, la vera vittoria, è stata la collaborazione tra mondo associazionistico e istituzioni, anche con l’aiuto delle forze dell’ordine.

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Commenti
Luigi L.

Bella iniziativa. Mi permetto però di segnalare che servirebbero più panchine di sosta lungo il tragitto e qualche fontanella ristoratrice.

Gi

Mi domando come hanno pensato di risolvere il tratto di marciapiedi di transito cittadino in alcuni comuni. La ciclabile non può soverchiare/prevaricare il pedone, soprattutto quando si tratta di anziani, bambini, ipovedenti.

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