Alla banda "Sant'Alberto" il premio "Rivoltano dell'anno"
Il cuore pulsante della serata è stato proprio il concerto della storica banda cittadina, fondata ben 150 anni fa, ma più viva che mai

Un oratorio parrocchiale gremito, una serata carica di emozioni, musica e orgoglio cittadino: così Rivolta ha festeggiato il prestigioso riconoscimento assegnato alla Banda Musicale Sant’Alberto, proclamata ufficialmente "Rivoltano dell’anno 2025".
Alla banda il "Rivoltano dell'anno"
Il cuore pulsante della serata è stato proprio il concerto della storica banda cittadina, fondata ben 150 anni fa, ma più viva che mai. Diretta con passione dal maestro Giuseppe Pratticò, la Sant’Alberto ha incantato il pubblico nel cortile di Palazzo Celesia, coinvolgendo grandi e piccoli in un viaggio musicale applauditissimo gestito da Marina Calvi. Durante l’intervallo dell’esibizione, è avvenuto il momento clou: la consegna del premio da parte del presidente della Pro Loco Giuseppe Strepparola e della vice Raffaella Debernardi al vicepresidente della banda Stefano Airoldi. Il riconoscimento – un piatto in ceramica stilizzata raffigurante uno scorcio di Rivolta con la basilica e la torre campanaria – è simbolo del legame profondo tra la comunità e questa realtà musicale che da un secolo e mezzo accompagna la vita del paese.
Centocinquant'anni di musica
"La nostra banda cittadina Sant’Alberto è l’associazione più antica del nostro paese. La più antica, ma non la più vecchia – ha sottolineato con orgoglio Strepparola - La nostra banda, ha saputo rinnovarsi e diventare un punto di riferimento per tutti coloro, donne e uomini, che a Rivolta amano la musica. Il premio che le consegniamo è il riconoscimento per aver diffuso la cultura musicale nel nostro territorio, diventando lei stessa patrimonio di cultura da salvaguardare per il bene di tutti. Un patrimonio che guarda al futuro come è per tutte le associazioni di volontariato sulle quale si fonda la convivenza civile di ogni comunità e che rappresentano un elemento insostituibile per lo sviluppo e il sostegno delle attività sociali di paesi e città".
Il presidente ha poi voluto ringraziare "tutti quanti hanno concorso a organizzare questa importante iniziativa, in particolare l’amministrazione comunale per il suo Patrocinio, la Cassa Rurale Caravaggio Cremasco e il suo presidente Giorgio Merigo oltre alla consigliera Francesca Rivolta, per il loro sostegno alla nostra attività". Presenti alla cerimonia anche il parroco don Dennis Feudatari e diversi rappresentanti dell’amministrazione comunale. Un riconoscimento più che meritato per una banda che, a 150 anni dalla sua fondazione, continua a suonare la colonna sonora dell’identità rivoltana.