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Anniversario importante in Casa Avis a Trezzo: celebrati i 65 anni di attività

Palloncini e maglie rosse per ripercorrere 65 anni di Avis Trezzo

Anniversario importante in Casa Avis a Trezzo: celebrati i 65 anni di attività
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Si è svolta ieri pomeriggio, sabato 14 giugno 2025, la festa dell'Avis presso il giardino dei gelsi a Trezzo sull'Adda. L'occasione i 65 anni di fondazione dell'associazione.

Come si è svolta la giornata

Sabato pomeriggio dalle 16 ha preso il via la giornata "Donare è vivere". E il giardino antistante la storica sede dell'Avis Trezzo è diventata il palco per festeggiare un importante ricorrenza: i 65 anni di fondazione. Qui hanno preso posti i numerosi soci, volontari e figure storiche che hanno preso parte e dato il loro contributo in tutti questi anni. Oltre a loro altre associazione Avis dei dintorni: Inzago, Pozzuolo Martesana, Brugherio, Trezzano Rosa, Vedano al Lambro, Cinisello Balsamo, Bovisio Masciago, Melegnano e Vaprio d'Adda.

Presenti anche il sindaco Diego Torri, il vice Emanuela Geromini e il parroco don Alessio Albertini.

Ma anche il presidente dell'associazione trezzese, Massimo Carrera, che ha voluto dedicare alcune parole a riguardo:

Festeggiare i 65 anni di fondazione della nostra Avis è un traguardo importante e un'occasione per ringraziare e premiare i soci con più donazioni. Per noi è una giornata di festa e uno dei pochi momenti in cui ci mostriamo alla luce. Questo perché le donazioni sono anonime. E' sicuramente un momento di condivisione con la cittadinanza veramente bello. Dalla prima donazione nel 1985 abbiamo registrato più di 20mila donazioni. E siamo passati dalla nostra sede storica che ci sta ospitando in questo momento a donare presso l'unità di raccolta di Busnago. Inoltre, oltre ai 72 premiati, ci sarà una sorpresa che nessuno si aspetta.

Oltre a lui anche Manuela Comotti, ex presidente e attuale segretario:

Oggi è una doppia festa, la giornata del donatore in tutto il mondo e per noi l'anniversario. Siamo molto contenti di festeggiare qui in questo parco, dove fino a dieci anni fa donavamo. E' come festeggiare a casa nostra.

Molti gli interventi nel pomeriggio

Ad aprire l'evento e le premiazioni il saluto del presidente Carrera:

Volevo ringraziare le persone presenti e tutte le persone che in questi 65 anni hanno donato. Fanno tutti parte della nostra famiglia. Il loro è un contributo fondamentale alla comunità, ma soprattutto un gesto d'amore. Un grazie però va anche ai volontari e a chi è sempre presente con passione e impegno. Tra questi i soci anziani in prima fila che hanno sottratto tempo alle proprie famiglie per dedicarsi a questo gesto d'amore. E' una cosa importante. Invece per quanto riguarda l'associazione, nel tempo si sta trasformando molto. Abbiamo avuto un ricambio generazionale da non sottovalutare e la nascita di un nuovo gruppo eventi molto giovane.

La parola è toccata poi al sindaco Torri:

Il mio ringraziamento va al consiglio direttivo, ai cittadini e ai volontari. Quest'anno per Trezzo è particolare, è un periodo di anniversari tondi e oggi si è aggiunto l'Avis. Dire grazie per tutto il loro lavoro sarebbe riduttivo perché l'associazione non si riduce solo alle moltissime donazioni, ma anche a momenti come questo. E l'obiettivo è continuare così. Vi auguro di passare una buona serata e di conoscere ancora di più questa realtà.

E' arrivato poi il turno del vicesindaco Geromini:

Io vorrei porre l'attenzione sulla convivialità di questi momenti, come quelli che seguivano le donazioni qui sopra e da cui siamo passati tutti.  Con le brioche e il caffè che preparavano le volontarie. E' un attenzione che conta e l'esito infatti è enorme. Servono sempre più momenti di scambio perché insieme può nascere la scintilla per creare cosa che in futuro serviranno.

A seguire il segretario dell'associazione Comotti:

Noi accettiamo la sfida lanciata dall'Amministrazione, noi vogliamo esserci e aspettavamo solo questo invito.

A chiudere l'intervento di don Albertini:

Ci tenevo ad esserci. Volevo raccontare come queste persone mi hanno fatto vincere una paura che avevo da 55 anni, cioè i prelievi del sangue. Mi ricordo ancora che ero appena arrivato da poche settimane e stavo passeggiando per Trezzo quando mi hanno blindato per chiedermi. Era un onore per me perché mio papà è stato un donatore di lunga data a Villa Raverio. Così mi sono detto ora o mai più. Donare è importante, soprattutto in un periodo dove alcuni lo prendono con la forza e lo rubano alle persone.

Ora il turno delle premiazioni

Una volta terminati tutti i discorsi, è arrivata l'ora delle benemerenze e di svelare la sorpresa a tutti.

I primi ad essere premiati infatti sono state le figure storiche, i veterani dell'Avis che di certo non si aspettavano un momento del genere. Sono stati ringraziati pubblicamente e in modo speciale per il loro impegno dal segretario Manuela Comotti, con cui hanno condiviso tanto tempo e tante serate. Per ciascuno di loro una pergamena e sono: Paolo Villa, Gabriella Rota, Giuseppe Arnoldi, Carla Arsuffi, Eleonora Biffi, Sandro Pozzi e Mario Comotti. Quest'ultimo nominato presidente onorario. Altri due signori non erano presenti, ma hanno ricevuto il premio e sono Cesare Colombo e Edoardo Margutti.

Si è passato poi alle 71 benemerenze, partendo dalle 28 rame, 18 argento, 11 argento dorato, 8 oro, 4 oro con rubino, 1 oro con smeraldo e infine l'ultima 1 oro con diamante.

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