l'Anpi Cologno Monzese contro il post dell'Fc Cologno dopo la retrocessone
"Attendiamo una presa di posizione forte e chiara che ricordi il rispetto dei valori democratici a chi gestisce impianti e strutture pubbliche"

Uno slogan indigesto sonoramente bacchettato dalla sezione Anpi di Cologno Monzese. Il post che accompagnava la retrocessione dell'Fc Cologno con la frase "Boia chi molla", motto di movimenti politici di estrema destra, si è meritato gli strali dell'associazione dei partigiani.
"Non è solo cattivo gusto"
L'avere utilizzato un motto politico di gruppi estremisti in un contesto sportivo, secondo l'Anpi è un fatto grave. Così il gruppo in una nota:
Apprendiamo dalla Gazzetta della Martesana del comunicato pubblicato sulle pagine social dal Football Club Cologno che si conclude con il tristemente noto slogan “Boia chi molla” che, come correttamente riportato dall’articolo, era “adottato da movimenti di destra e neofascisti, soprattutto negli anni ’70 in Italia”.
Non è solo un gesto di cattivo gusto per una società sportiva che poteva concludere in altro modo il proprio comunicato.
Ma è anche un segnale pericoloso e diseducativo che si inserisce nel tentativo di rivalutare comportamenti e ideologie sconfitte dalla storia del nostro paese.
"Giovani da educare alla democrazia"
Per Anpi in sostanza, una frase simile in un contesto come quello sportivo fortemente rivolto ai giovani, ha una connotazione educativa molto negativa:
Chi ha firmato quel comunicato dovrebbe riflettere e rettificare le parole usate soprattutto perché gestisce strutture pubbliche, bene comune della comunità colognese, che sono state affidate da un’istituzione che trae origine dalla Costituzione basata sui valori dell’antifascismo.
Come Anpi riteniamo che, invece di utilizzare uno slogan che letteralmente significa “chi molla è un assassino” sarebbe più opportuno coinvolgere i giovani (sportivi e tifosi) in iniziative di solidarietà, inclusione sociale e lealtà alla democrazia.
Infine, vogliamo considerare una fake news la notizia relativa alle “divergenze di vedute” su questo episodio da parte dell’Amministrazione di centro sinistra e attendiamo una presa di posizione forte e chiara che ricordi il rispetto dei valori democratici a chi gestisce impianti e strutture pubbliche.