Presentato a "Paesaggire" il primo festival del paesaggio dell'Adda
Nel corso dell'iniziativa sarà organizzato un incontro tra paesaggisti lombardi e una tavola rotonda tra paesaggisti europei

Presentato durante "Paesaggire" Il primo festival del paesaggio dell'Adda. L'evento ha avuto luogo venerdì 23 maggio 2025 a Trezzo, nella sede del Parco Adda Nord, Villa Gina.
Festival del paesaggio dell'Adda
E' stato presentato venerdì 23 maggio 2025 nella sede del Parco Adda Nord, Villa Gina a Trezzo, il progetto del primo festival del paesaggio dell'Adda. La presentazione è avvenuta nel corso di “Paesaggire” e troverà compimento dopo l’estate lungo un weekend di ottobre che ospiterà un incontro con paesaggisti lombardi in relazione agli orientamenti contenuti nel Piano Paesistico Regionale, una tavola rotonda tra paesaggisti europei su paesaggio, conservazione e trasformazione, un concorso di disegni sul paesaggio della valle dell’Adda e una mostra fotografica. Si ragiona anche a medio-lungo termine visto che durante la prima edizione del festival verrà lanciata la proposta di un percorso partecipato e di confronto con le comunità locali sui temi del paesaggio da avviare nel 2026 con protagonisti Amministrazioni comunali e cittadini.
"Perché un festival del paesaggio"
Ne ha parlato diffusamente il consigliere delegato Ignazio Ravasi, promotore dell’iniziativa.
Perché un festival del paesaggio? Innanzitutto l’articolo 9 della Costituzione parla proprio di tutela del paesaggio. Pertanto, le “politiche del paesaggio”, oggi considerate sempre più strategiche nell’ambito di una governance del territorio sostenibile, devono mirare a valorizzare il ruolo delle comunità locali nelle dinamiche di gestione e partecipazione attiva di quegli stessi territori, soprattutto nelle nuove generazioni. Occorre riaffermare una nuova cultura del paesaggio che esprima i bisogni e valori essenziali di chi di quel territorio ne è rappresentanza e testimonianza viva, per rafforzare il sentimento di appartenenza e di radicamento; che curi i soggetti più sensibili e vulnerabili, con particolare riferimento ai bambini, che erediteranno ciò che noi lasceremo, per ri-costruire le relazioni tradizionalmente esistenti tra società e territorio.
ha spiegato Ravasi.
Sull'iniziativa si è espresso anche il presidente del Parco Adda Nord Giorgio Monti:
Con questo festival il Parco Adda Nord vuole raccontare e approfondire tutte le dimensioni che stanno all’interno del concetto di paesaggio: ambientale, estetica, storica, culturale ma anche quelle che riguardano il rapporto tra le comunità, le persone e il territorio in cui vivono.
ha sottolineato, mentre il direttore del Pan Tomaso Colombo ha evidenziato la mission delle aree protette :
La tutela del paesaggio è una delle missioni delle aree protette. E si intende quella relazione stretta che c’è tra la natura, la sua trasformazione e quelle operate dall’uomo. Organizzare un festival del paesaggio significa creare un’occasione aperta a tutti di relazione, di percezione di come il fiume Adda e l’uomo co-partecipano nella trasformazione. Il festival del paesaggio sarà l’occasione per il Parco di parlare di una delle sue missioni strategiche attraverso la partecipazione degli attori coinvolti
Nella prima parte di “Paesaggire”, l’evento ha ricordato la figura dell’architetto Moris Lorenzi con una serie di interventi coordinata dall’ex direttore del Parco Bernardino Farchi, tra cui quello dell’attuale consigliere Alessandro Chiodelli che si è soffermato sull’ultimo piano territoriale di coordinamento della nostra area protetta a cui collaborò proprio Lorenzi prima della sua improvvisa scomparsa. Durante il pomeriggio è stato consegnato un riconoscimento alla studentessa di Cornate d’Adda Chiara Salimbeni per la tesi di laurea sulla pianificazione territoriale del Parco Adda Nord.



