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Traffico di droga e di armi da guerra, incassi milionari: arresti anche in Martesana

La Polizia di Stato ha dato esecuzione a 24 misure di custodia cautelare smantellando due gruppi criminali che rifornivano di droga la Lombardia e non solo

Traffico di droga e di armi da guerra, incassi milionari: arresti anche in Martesana
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Ci sono anche due arrestati di Cologno Monzese e altrettanti indagati a piede libero tra Vimodrone e Gessate, coinvolti nella maxi operazione  della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, che ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 24 persone (17 in carcere e 7 ai domiciliari). Sono accusati di essere promotori, organizzatori e partecipi di un'associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.  Ad alcuni indagati, la Procura contesta altresì il reato riciclaggio per avere operato numerosi trasferimenti di denaro all’estero attraverso la pratica nota come “hawala”, sfruttando la compiacenza di attività commerciali gestite da cittadini cinesi.

Rifornivano di droga la Lombardia e non solo

L’indagine condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile è iniziata nel 2021 e costituisce la progressione investigativa di precedenti inchieste, nel corso delle quali sono emersi alcuni degli odierni indagati come persone inserite in contesti criminali di spessore e, pertanto, meritevoli di approfondimento. Tra questi un 35 enne di origine siciliana, ma dimorante nel comune di Limbiate (MB), il quale è ritenuto al vertice di un sodalizio capace di rifornire di hashish, marijuana e cocaina non solo clienti stanziati in Lombardia, ma anche a Roma e Palermo.

Un secondo e diverso sodalizio individuato, specializzato nel traffico di cocaina, ha base nei comuni di Turbigo (MI) e Magenta (MI). Al suo vertice è ritenuto esservi un cittadino italiano classe ’78, originario di Cuggiono (MI), ma da alcuni anni stabilmente dimorante a Malaga, in Spagna, dove, ha anche avviato attività commerciali. Per perfezionare i traffici di droga, l’uomo si è avvalso della collaborazione del giovane figlio, cl. 2003, il quale operava godendo anche della protezione fornita da pregiudicati calabresi legati al padre e anch’essi intranei all’associazione, alla quale hanno garantito stabilità e continuità nella realizzazione del programma criminoso, reprimendo, anche con la violenza alcuni comportamenti infedeli.

Emblematico, in tal senso, il violento pestaggio, a Tenerife nell’aprile del 2022, di un pusher reo di non avere consegnato del denaro provento delle cessioni di cocaina sulla piazza di Turbigo, accumulando un debito di 8 mila euro, che è stato saldato dal padre della vittima, per preservarlo da ulteriori, gravi conseguenze.

Incassi milionari

Rilevante la stima degli affari illeciti del  gruppo di Turbigo, che per movimentare il denaro dall’Italia alla Spagna si avvaleva di alcuni cittadini cinesi che faceva ricorso al metodo “hawala”, ottenendo in cambio commissioni pari ad 1,5% del denaro fraudolentemente trasferito (oltre 1 milione e 400 mila euro solo nel periodo maggio - ottobre 2021).

L’attività di indagine ha disvelato un’ulteriore cellula criminale, attiva nel traffico di hashish proveniente dalla Spagna. A riscontro degli ingenti quantitativi commercializzati si evidenzia il sequestro di 440 kg di hashish operato a Vimercate (MB) nel settembre del 2021, con l’arresto di un soggetto italiano residente in Brianza e ritenuto promotore dell’associazione.

Trafficavano anche armi da guerra

Sempre indagando su quest’ultimo sodalizio, emergeva un traffico di armi, che venivano acquistate ed importate dall’area dell’ex Jugoslavia. Tale illecita attività è stata riscontrata da un importante sequestro, nel novembre del 2021, allorquando un cittadino italiano, tratto in arresto, venne colto nella flagranza della detenzione di 5 kalashnikov ak47, silenziatori, 4 pistole semiautomatiche, 6 granate ed oltre 800 munizioni di vario calibro.

Complessivamente, nel corso dell’indagine, a riscontro delle attività tecniche di intercettazioni, sono stati già operati 26 arresti in flagranza di reato, e posti in sequestro, oltre alle armi e munizioni sopra menzionate, 15,5 kg di cocaina, 457 kg di hashish, 90 kg e 150 piante di marijuana, 100 mila euro in contanti provento dell’attività illecita.

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