L'Hospice di Melzo: 266 famiglie assistite nel percorso verso il fine vita
La struttura si trova presso il Santa Maria delle Stelle e accoglie pazienti terminali. Nel 2024 ha visto la nascita di un gruppo di volontari a supporto delle attività

Prendersi cura del paziente e della sua famiglia, in un percorso che ha come obiettivo non il mero accompagnamento al fine vita, ma il garantire la possibilità di vivere con dignità fino all’ultimo istante. L'Hospice di Melzo rappresenta un punto di riferimento per le Cure Palliative nell'Adda Martesana, dove trovare un'assistenza di alta qualità garantita da una equipe di professionisti cui fanno parte medici, infermieri, OSS, psicologo ed assistente sociale.
L'Hospice di Melzo, una realtà consolidata
Testimonianza dell’attenzione e della volontà di offrire un servizio di qualità, anche la realizzazione, nel primo semestre del 2024 presso l'Unità Operativa, di un primo corso per volontari in Cure Palliative che ha permesso di formare una "squadra" che, in sinergia con gli operatori sanitari, offre una presenza rassicurante ed affettuosa ai pazienti ad alle loro famiglie, oltre a gestire momenti ricreativi come passeggiate in cortile e letture.
L’11 ottobre 2024 nasce poi "Celidonia", associazione senza fini di lucro per la promozione delle Cure palliative; tra i soci fondatori, alcuni operatori sanitari dell'Hospice e i volontari formati già operanti presso il reparto. Questa fusione di competenze e passione ha dato vita a un progetto ambizioso, volto a ottimizzare l’assistenza ai pazienti ed alle famiglie, ma anche a sensibilizzare la popolazione al tema delle Cure Palliative e del fine vita.
I numeri del 2024
Nell'ultimo anno il reparto ha assistito 266 pazienti e le loro famiglie in questo difficile percorso. Dei pazienti assistiti circa il 40% rappresentano la quota di malati non oncologici, dato in costante crescita a testimonianza dell'aumento del bisogno di Cure Palliative anche tra pazienti affetti da malattie croniche avanzate come insufficienza cardiaca, renale, respiratoria e malattie neurodegenerative come le demenze, la malattia di Parkinson e la SLA.
Hospice di cosa si tratta
L'Hospice è un reparto che ha nelle parole di Cicely Saunders (1918-2005), figura chiave nella storia delle Cure Palliative, il suo motto: «You matter because you are you. And you matter to the end of your life. We will do all we can not only to help you die peacefully but also to live until you die» (Traduzione: «Tu conti perché sei tu. E conti fino alla fine della tua vita. Faremo tutto il possibile non solo per aiutarti a morire in pace, ma anche per vivere fino alla morte»).
Cicely Saunders dedicò la vita intera a lenire le sofferenze di chi non è più guaribile, dapprima come infermiera durante gli anni della seconda guerra mondiale, successivamente da medico fino ad aprire nel 1967 a Londra, il primo moderno hospice, un esempio che trova continuità e attuazione anche nel servizio attivo presso la struttura di Melzo dove la filosofia-guida è la consapevolezza che le Cure Palliative hanno come obiettivo la cura globale della persona affetta da malattia in fase avanzata o terminale, oncologica e non, e sono mirate al controllo del dolore e degli altri sintomi che determinano sofferenza. Le Cure palliative non sono volte al solo controllo dei sintomi fisici, ma colgono anche la sofferenza psicologica, sociale e spirituale con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita del malato e di supportare le famiglie durante il percorso.
Come si accede
La richiesta per accedere al ricovero in Hospice può provenire dalla struttura di ricovero, dal Medico Specialista, dal Medico di Medicina Generale o dal Medico Palliativista che segue il paziente, ma può anche provenire dal paziente stesso o dal familiare/caregiver. Alla richiesta segue colloquio con i familiari e, quando possibile, con il paziente per identificare il percorso ed il setting di cura più appropriato.
I progetti per il futuro sono numerosi, volti a migliorare sempre di più la qualità assistenziale ma anche ad ampliare l'offerta dell'Unità Operativa con consulenze specialistiche negli altri presidi dell'Azienda Ospedaliera e costante collaborazione con i reparti di Oncologia nell'ottica di una presa in carico del paziente più precoce e condivisa.
Ottima cosa. Utile sapere se il ricovero è coperto dalla sanità pubblica o è privato.