Basket Carugate che delusione: sfuma il sogno di promozione in Serie A
Amara delusione per le ragazze della BlackIron che arrivano all'appuntamento scariche di energie e non riescono a completare la rimonta

Le premesse erano tutt'altre, ma le Final Four si sono rivelate una trappola per le giocatrici del Basket Carugate che, dopo una stagione esaltante, hanno visto sfumare il sogno promozione contro due avversarie che avevano già sconfitto durante la regular season.
Sfuma il sogno promozione
La cavalcata della Blackiron verso le finali nazionali della serie B si interrompe alle Final Four lombarde con la seconda sconfitta in altrettante partite. A trasformare il sogno in un incubo ci pensa Canegrate che vince 61-65 lasciando le ragazze di Stibiel a secco di vittorie dopo due partite e quindi matematicamente senza alcuna possibilità di passare alle finali nazionali rendendo inutile al fine della promozione l’ultima sfida di settimana prossima contro Milano Basket Star.
Il racconto del match
Che, dopo la beffa con Pontevico, anche quella con Canegrate fosse un’altra di quelle serate difficili lo si capisce fin dall’inizio quando fare canestro diventa subito un’impresa titanica: forse ancora bloccate da una delusione che fa fatica ad andarsene, Meroni e compagne subiscono fin dall’inizio la maggior energia delle avversarie che, approfittando delle lacune offensive della Blackiron che in un quarto segna solo 3 canestri dal campo con Bremaud, Grassia e Meroni, chiudono il primo quarto avanti 9-21.
Nel secondo la voglia di riscatto si nota sui visi delle ragazze di Stibiel ma sul parquet la fatica di mettere la palla nel canestro avversario rimane altissima: ci provano Bremaud e Meroni prima e una pimpante Andreone poi ad accorciare la forbice ma all’intervallo è 23-32 per Canegrate. Se c’è però una sicurezza in questa squadra è che, nel corso della stagione, hanno insegnato a tutti come si fa a reagire e a non mollare mai: il cuore delle ragazze Blackiron è più grande della stanchezza e degli acciacchi e la rimonta comincia dai primi secondi innescata dalla tripla di Andreone, continuata da un gioco da tre punti di Rizzo e portata a termine da una serie di conclusioni di Bremaud e Meroni.
Contando l’ultimo canestro del secondo quarto il parziale Blackiron è di 16-0 che mette Carugate avanti 38-32. Le energie utilizzate per lo sforzo però sono tante, la spia della riserva si accende inesorabilmente e il ritorno di una Canegrate che ha saputo aspettare la sfuriata avversaria senza disunirsi è la conseguenza: 11-0 di contro break per rimettere la testa avanti, ma Meroni e compagne sanno che non può finire così e con un altro guizzo e la tripla di Poma vanno all’ultimo periodo avanti 47-43.
La volata verso il traguardo comincia da lontano con Carugate che lotta con le unghie e con i denti per mantenere la testa e scrollarsi di dosso le avversarie che però capiscono che quelle che hanno di fronte sono giocatrici vere, ma con il serbatoio delle energie praticamente vuoto: l’ultimo guizzo è un’altra tripla di una Andreone mai doma ma poi gli errori al tiro, i cinque falli di Bremaud e Grassia e la confusione mentale la fanno da padrone e Canegrate ne approfitta per prendere 5 punti di vantaggio (58-63), il tiro pesante di Rizzo rimette solo un possesso tra le due squadre ma alla fine è Caimi dalla lunetta a suggellare la vittoria di Canegrate per 61-65 gettando nello sconforto le ragazze di Stibiel che non si danno pace per la tempesta emotiva che le ha travolte in due settimane.
Le attenuanti sono molte: l’assenza di Usuelli, le condizioni precarie di De Pasquale, Bremaud, Meroni, Poma e Grassia, il finale della sfida con Pontevico, ma alla fine purtroppo conta solo il tabellone luminoso e per le ragazze e lo staff è un boccone troppo grosso e troppo amaro da digerire che non si meritano per quello che hanno costruito tutti insieme in questa stagione. Il tempo per le riflessioni arriverà più avanti, ora rimane da giocare l’ultima partita, il caso vuole contro l’avversaria più tosta mai incontrata quest’anno, per lasciare la stagione con la dignità e la testa alta che le ragazze hanno sempre mostrato e il rispetto che tutti i tifosi devono loro.