Rimozione della targa di Ramelli, Fdi: "Clima preoccupante"
Il referente di zona Riccardo Melias ha condannato il furto, ma anche l'atteggiamento di alcune istituzioni del territorio: "Rischiano di legittimare gesti come quello"

Dura replica di Fratelli d'Italia dopo il furto della targa con cui a Cassano d'Adda è stato dedicato il parco della biblioteca a Sergio Ramelli a 50 anni dalla morte.
La rimozione della targa
La reprimenda di Fratelli d'Italia
A stretto giro è arrivata anche la condanna di Riccardo Melias referente del partito per l'Adda Martesana:
La rimozione della targa dedicata a Sergio Ramelli dal giardino della biblioteca comunale di Cassano d’Adda è un gesto vile e inaccettabile, che offende la memoria di una vittima innocente dell’odio politico.
La memoria di Ramelli non è divisiva: è un simbolo che ha unito il Paese nel rifiuto della violenza, al di là delle appartenenze politiche.
Eppure, a distanza di 50 anni, c’è ancora chi non riesce a superare gli steccati ideologici. Lo abbiamo visto col rifiuto del sindaco di Gessate di intitolare una via a Ramelli, e con l’assurdo gesto del sindaco di Gorgonzola e della sua Giunta, che hanno rifiutato di alzarsi in piedi durante il minuto di silenzio dedicato alla sua memoria.“
"Clima preoccupante"
Per Melias si respira dunque un clima preoccupante in alcune istituzioni del territorio:
Le istituzioni dovrebbero rappresentare tutti i cittadini e dare il buon esempio.
Il presidente Giorgia Meloni e il presidente del Senato Ignazio La Russa, hanno ricordato in questi giorni come Sergio non sia un simbolo della destra, ma vittima di una violenza politica che tutti, senza ambiguità, dovrebbero condannare.
È dovere delle istituzioni custodire e tutelare questo messaggio, senza strumentalizzazioni e senza reticenze. Lo scontro politico deve restare sempre sul piano verbale, mai degenerare in odio.
Purtroppo, prese di posizione come quelle dei sindaci di Gessatee Gorgonzolanon aiutano a guarire le ferite del passato, ma rischiano di legittimare gesti provocatori e irrispettosi come quello accaduto a Cassano.
Condanna anche da De Corato
Gli ha fatto eco Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia, vice presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera
Esprimo la mia totale solidarietà sia al Sindaco Fabio Colombo e al segretario locale di Fratelli d’Italia e Consigliere Comunale Giovanni Albano.
Mi auguro che al più presto le Forze dell’Ordine rintraccino e identifichino i responsabili di questo grave fatto. Continua, purtroppo, il clima d’odio degli anni ’70-‘80, che noi della destra tanto speravamo e auspicavamo fosse finito, è ancora in corso e dopo 50 anni ci sono ancora nostalgici delle chiavi inglesi e arnesi vari della sinistra ma, ancor più grave, c’è ancora oggi chi è dalla parte degli assassini.
Ricordo, infine, che non solo nella Città metropolitana come appunto a Cassano D’Adda, a Novate Milanese e a Cinisello Balsamo sono state contestate le manifestazioni per Sergio Ramelli ma, a Milano, durante il corteo del 1 maggio alcuni no-global, anarchici e Cobas, hanno esposto un cartellone sul pavimento di piazzale Loreto raffigurando la chiave inglese (Hazet 36). Il tutto è a dir poco disgustoso