La protesta contro la chiusura dell'Odontoiatria di Sesto e Cologno

Come annunciato un paio di settimane fa, oggi la Cgil Funzione pubblica ha organizzato un presidio di protesta davanti all'ospedale civile di Sesto San Giovanni, per contestare la decisione della Asst Nord Milano di smantellare gli ambulatori di Odontoiatria attivi a Sesto, proprio in viale Matteotti, e a Cologno Monzese, che si trova all'interno della Casa di comunità di via Boccaccio.

Presidio contro la chiusura degli ambulatori di Odontoiatria

Al presidio era presente anche una delegazione di Alleanza Verdi-Sinistra.

"Una decisione che priva di servizi essenziali una platea di oltre seimila persone, in gran parte utenti fragili - ha commentato il consigliere regionale di Avs Onorio Rosati - Le cure odontoiatriche sono le prime a essere abbandonate da chi si trova in stato di difficoltà: per questo, un servizio odontoiatrico pubblico assume un'importanza vitale per la qualità della salute e della vita delle persone. Giorni fa ho inoltrato la richiesta di ascoltare, in Commissione sanità, l’assessore regionale al Welfare (Guido Bertolaso, ndr) e la Asst per conoscere programmi e progetti in materia di servizi odontoiatrici e per capire quale sarà il destino delle oltre trenta persone, per lo più donne, che lavorano nei presidi di Sesto e Cologno".

Dello stesso calibro le parole del capogruppo di Avs nel Consiglio comunale sestese Michele Foggetta:

"L'Asst Nord Milano ha deciso di chiudere l'ambulatorio pubblico di Odontoiatria al quale si rivolgono alcune migliaia di cittadini di Sesto e delle zone limitrofe - ha ossertato - Tutto questo avviene nel più assoluto silenzio del sindaco (Roberto Di Stefano, ndr) e della Giunta di Sesto, che pur avendo partecipato ai tavoli pare non abbiano proferito parola per impedirne lo smantellamento. Per questo ho inoltrato la richiesta di convocazione della Commissione consiliare affinché l'assessora competente venga a riferire rispetto a quanto sta accadendo e come intendono portare avanti il confronto con l’Azienda per evitare che le operatrici perdano il loro posto di lavoro e la città di Sesto non perda un servizio essenziale".