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Una pensilina nel parcheggio di Villa Nogara a Melzo: ecco di cosa si tratta

La Sovrintendenza ha vietato il posizionamento dei pannelli fotovoltaici sul tetto dell'edificio, così si è trovata una diversa soluzione per non perdere i fondi del contributo regionale

Una pensilina nel parcheggio di Villa Nogara a Melzo: ecco di cosa si tratta
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Il progetto risale al 2022, un anno fa i lavori erano stati affidati all’impresa che a settembre aveva dato il via al cantiere. Ma è solo adesso che i melzesi cominciano a interrogarsi su cosa stia accadendo in Villa Nogara e, in particolare, sul perché della pensilina realizzata a copertura del parcheggio di via Manzoni a Melzo.

La pensilina sul parcheggio di Villa Nogara

La cassa di risonanza, come spesso accade, sono stati i social su cui nelle ultime settimane sono apparse le foto della struttura fissa realizzata nei pressi dell’ingresso del parco. Una tettoia "impattante" da un punto di vista estetico, ma soprattutto energetico. Perché è la "conditio sine qua non" per procedere con la riqualificazione della storica villa.

Il diktat della Sovrintendenza

Nel 2022, infatti, il Comune aveva partecipato e vinto un bando di finanziamento regionale del valore di 166mila euro destinato all’efficientamento di edifici comunali. Melzo aveva candidato proprio Villa Nogara con un progetto che prevedeva, tra le altre cose, la sostituzione della centrale termica, la realizzazione di un cappotto, il restauro dei serramenti originali e, soprattutto, l’approntamento di un sistema di alimentazione tramite pannelli fotovoltaici. Un elemento fondamentale ai fini del finanziamento, che però si è scontrato con il parere della Sovrintendenza alle Belle arti, chiamata a esprimersi sui lavori da realizzare all’interno di una villa storica. Ed è stato negativo, almeno per la parte relativa al posizionamento dei pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’edificio.

Le soluzioni erano due, o sfruttare una parte del parco o realizzare la pensilina sul parcheggio di via Manzoni come supporto per il posizionamento dei pannelli - ha spiegato il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Lino Ladini - Abbiamo scelto la seconda ipotesi per non togliere spazio al nostro bel giardino. Il fotovoltaico era elemento fondamentale per ottenere il finanziamento da 166mila euro a fronte di una spesa complessiva di 450mila euro.

Una tettoia per i pannelli fotovoltaici

La pensilina, dunque, sarà collegata a un alternatore di corrente e poi direttamente alla villa, in modo da poter rendere energeticamente autonoma la struttura che è destinata ad accogliere le sedi delle associazioni. Su tutte la Filarmonica Città di Melzo, i Bersaglieri e i Marinai, che già la utilizzano, ma anche all’Associazione nazionale Carabinieri in congedo che si trasferirà dall’attuale sede in piazza Risorgimento.

Il cantiere dovrebbe essere terminato entro il mese di giugno

ha concluso Ladini.

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