Il Comune sfratta la Protezione civile: "Trattati come dei ladri"
Triste epilogo per il gruppo Brugherio e Brianza Onlus: sgomberati i locali che erano la sede del sodalizio

"Ci hanno cacciato via come se fossimo dei ladri o degli occupanti abusivi". L'8 aprile 2025 gli operai del Comune di Brugherio hanno provveduto a liberare la sede di via San Francesco d’Assisi di Brugherio e Brianza Onlus, il gruppo di Protezione civile che si era sviluppato sotto l’Amministrazione Ronchi (con una convenzione scaduta nel 2020 e non più rinnovata) e che, amara ironia della sorte, ha emesso il suo ultimo respiro sotto quella del sindaco Roberto Assi (sempre di centrodestra).
Il Comune sfratta la "sua" (ex) Protezione civile
Lo sgombero ha rappresentato il conclusivo step di una parabola discendente per le tute gialle guidate da Patrizia Ornaghi, con quest’ultima che non ha nascosto la rabbia e il dolore per l’amaro destino della "sua" Unità operativa. Un piano inclinato che è passato attraverso la rottura dei rapporti con il Municipio, il cambio d’imperio delle serrature da parte di Villa Fiorita, un ingente furto avvenuto nel 2022 (erano sparite attrezzature per 20mila euro) e la mancata liquidazione dei contributi spettanti alla Onlus presente a Brugherio dal 1993, per i servizi resi al Comune nel 2017 e nel 2018, più volte comunicati alla Polizia Locale ma rimasti inascoltati e lettera morta.
Nel mezzo, comunicazioni via Pec inviate dal sodalizio e (a quanto pare) mai lette, o cestinate. Ornaghi aveva chiesto una proroga al 31 maggio (non concessa) per poter eseguire una cernita del materiale, anche di valore, presente nella sede, al fine di donarlo ad altre associazioni di volontariato.
Intanto la Onlus aspetta ancora dei contributi
"I contributi che ci spettano ci avrebbero permesso di affittare un altro locale per posizionare i nostri documenti, anche con dati sensibili, e beni di valore, come i caschetti e le divise, in attesa di poterli cedere gratuitamente ad altre realtà", ha spiegato la presidente ancora in carica di un gruppo che però, negli anni, è via via sparito, parallelamente alla moltiplicazione di altri gruppi di Protezione civile, si pensi all’Anc e ora al Cisom dei Cavalieri di Malta.
"L’auto e il punto luce da 4mila watt siamo riusciti a regalarli a Monza Soccorso, mentre la tenda ignifuga, per esempio, è stata consegnata a un gruppo scout - ha proseguito Ornaghi - Sulle pareti della sede c’erano attestati e riconoscimenti che raccontavano trent’anni di storia anche di Brugherio".
Il destino del materiale e delle attrezzature
Ma che fine ha fatto tutto ciò? Nella comunicazione del Municipio che annunciava lo sgombero, si specificava che le cose ancora presenti nei locali di via San Francesco sarebbero state trasferite e depositate presso il magazzino comunale.
"Al telefono, però, mi è stato detto che andranno al macero, a esclusione dei documenti che vanno conservati per almeno 10 anni", ha osservato ancora Ornaghi, che in questi giorni ha sperato nell’ultima spiaggia chiamando esponenti politici e amministratori che considera anche degli amici.
"Alcuni non mi hanno risposto, altri mi hanno consigliato di “pensare alla salute”, altri ancora sostengono che hanno provato a chiamarmi, ma non ho risposto - ha osservato - Peccato che non si capisca che fine abbiano fatto le mie mail, comprese quelle per la liquidazione dei contributi. Le spese me le sono dovute sobbarcare io".
Nei giorni successivi è arrivata una rassicurazione del Municipio: nulla verrà buttato. Un'amara consolazione.