No all'accordo che prevedeva un aumento di 2,19 euro (lordi) al mese. Le operaie dell'appalto della Beretta verso la mobilitazione
Le operaie lamentano paghe diverse per lo stesso incarico nello stesso reparto

No all’accordo che prevedeva un aumento di 2.19, euro lordi mensili per le operaie dell'appalto Beretta a Trezzo. Slai Cobas ha annunciato che le assemblee delle operaie hanno respinto l'accordo e hanno approvato un piano di mobilitazione.
Un aumento di 2,19 euro lordi al mese? No grazie
Le assemblee delle operaie dell'appalto Beretta hanno respinto l'accordo aziendale siglato dalla Cgil che prevedeva un aumento in busta paga di 2,19 euro lordi mensili. Lo ha annunciato un comunicato del sindacato Slai Cobas.
Le assemblee delle operaie dell’appalto al Salumificio Beretta di Trezzo, hanno ribadito centrale la lotta contro l’ingiustificato appalto, che precarizza il rapporto di lavoro e taglia la paga con il Ccnl Multiservizi che differenzia lavoro uguale per paghe diverse nello stesso reparto
ha spiegato il sindacato Slai Cobas in una nota
Nelle assemblee è stato confermato il giudizio negativo e l’opposizione all’accordo aziendale "Cgil/2.19", così ormai chiamato perché Cgil senza il mandato delle operaie ha sottoscritto a sorpresa con l’azienda, un rinnovo del contratto aziendale per 2.19 euro lordi di aumento mensile della paga
hanno aggiunto
Secondo il sindacato Slai Cobas l'accordo sarebbe totalmente a vantaggio dell'azienda e sfavorevole alle operaie tanto che non conterebbe più la clausola di garanzia per il posto di lavoro al salumificio per le operaie dell'appalto. Una clausola sottoscritta con l'azienda da Slai Cobas nel 2021. Le assemblee delle operaie hanno quindi respinto l’accordo aziendale "Cgil/2.19" e hanno approvato un piano di iniziative di mobilitazione.