Gli studenti si sfidano con la torta di San Lisander: per la giuria a vincere è...
Tre squadre dell'Enaip hanno proposta una versione personale del dolce tipico di Melzo: in giuria Valter Vighi e Diego Zanaboni

Servizio di Giulia Florio e Alessia Comotti
La pioggia ha rovinato i piani, ma non ha tolto l'appetito a chi si è voluto gustare l'ultimo appuntamento pomeridiano della 404esima Fiera delle Palme di Melzo: la sfida tra pasticceri dell'Enaip per realizzare la torta di San Lisander.
L'ultimo giorno della Fiera delle Palme
Durante l’ultima giornata della Fiera delle Palme, lunedì 14 aprile, presso la sala Vallaperti di Palazzo Trivulzio a Melzo, ha avuto luogo il contest di pasticceria che ha visto la partecipazione degli studenti del quarto anno dell’Enaip. La sfida consisteva nel realizzare il miglior dolce cittadino, ossia la torta di San Lisander, patrono della città. A giudicarli due mastri pasticceri, Valter Vighi e Diego Zanaboni, proprietari rispettivamente di Pasticceria Vighi e Dolce del dì. Un evento che ha visto la connessione tra i giovani aspiranti pasticceri e i veterani della città.
Una tradizione che dura da più di 10 anni
E’ una ricorrenza che va avanti dal 2014, quando l’Amministrazione di Melzo ha chiesto ai due pasticceri di realizzare, in occasione della Fiera delle Palme, un dolce che potesse rappresentare la città e la sua tradizione. Tra i vari ingredienti, infatti, la ricetta prevede la farina di mais, il cioccolato fondente e l’uva fragola. L’idea di utilizzare la farina di mais è di Zanaboni, che l’ha scelta perché Melzo è una cittadina che affonda le sue radici nella tradizione agricola e rurale, quindi l’utilizzo di questa farina rende omaggio alla cultura gastronomica locale. Il cioccolato, invece, proposto da Vighi, sebbene non originario del territorio, è un ingrediente che ha trovato largo impiego nella pasticceria italiana e che aggiunge un tocco di raffinatezza e golosità alla torta. Infine l’uva fragola richiama un legame diretto con la geografia e la cultura agricola, poiché molti cittadini melzesi e delle zone limitrofe possedevano o possiedono tuttora vigneti di uva fragola, che viene quindi coltivata in loco.
La preparazione alla gara
I ragazzi, insieme ai loro docenti Matteo Messa e Francesco Ferrara, hanno lavorato al progetto per circa due mesi, durante le ore scolastiche di laboratorio di cucina. Per il contest si sono divisi in tre squadre da tre partecipanti, nominate "Le frolle", "Gli oreo" e "I pan di stelle". Hanno deciso di proporre ai giudici e al pubblico tre varianti di torta, provando ad aggiungere un pizzico di personalità alla ricetta originale.
Le curiose proposte degli sfidanti
La prima squadra a presentare la sua versione è stata "Le frolle" che, al posto del cioccolato, ha usato il cacao per la frolla e l’ha farcita con crema al mascarpone e gocce di cioccolato. La seconda proposta è de "I pan di stelle" prevede l’aggiunta della farina di mandorle alla farina di mais. E, infine, "Gli oreo" hanno proposto la versione originale, ma con una doppia frolla, dando vita ad una torta ripiena.
Il verdetto finale
Per i giudici, che hanno affrontato l’assaggio affiancati dal professore Ferrara, è stata ardua la scelta della versione migliore della torta di Melzo. Dopo essersi confrontati per diversi minuti, hanno scelto di premiare tutte e tre le squadre per motivi differenti: la versione proposta da Le frolle è stata quella dalla presentazione migliore, quella proposta da Gli oreo ha vinto per il gusto perché più vicina all’originale, e infine quella de I pan di stelle ha spiccato per tradizione, perché il sapore dell’uvetta era più presente rispetto alle altre.
I giudici si sono congratulati con tutti gli sfidanti, e con loro anche il vicesindaco Lino Ladini, l’assessora alla Cultura e allo Sport Diana Marangoni e la responsabile dei Servizi culturali e alla comunicazione Silvia Temporali. L’esperienza si è poi conclusa con l’assaggio delle torte per il pubblico.


