Special Olympics, Giulia Colombi torna sul podio ai Regionali di nuoto
La giovane, originaria di Rivolta d'Adda, vive, lavora e si allena ad Albissola dove la sua allenatrice ha fondato un’ associazione sportiva per disabili

La giovane Giulia Colombi, originaria di Rivolta d'Adda, è salita sul podio ai campionati regionali di nuoto Special Olympics in Liguria, dove risiede e dove sta seguendo un percorso di autonomia, di lavoro e allenamento. La sua è la storia di come, attraverso lo sport, praticato con impegno, costanza e determinazione, la vita possa trasformarsi e portare a traguardi impensabili, come rifericono i colleghi di Prima Treviglio.it
Giulia Colombi sul podio ai regionali di nuoto in Liguria
Un'energia straordinaria, una determinazione da ammirare e un coraggio contagioso. Lei è Giulia Colombi, una giovane rivoltana di quasi 31 anni che ha fatto dello sport la sua ragione di vita e un veicolo per ispirare chiunque incroci il suo cammino. Giulia è una vera e propria stella che brilla nel firmamento delle Special Olympics.
"Lo scorso weekend ha iniziato le gare di stagione - ha raccontato mamma Raffaella - partecipando ai giochi regionali di Arenzano, tutte partite col piede giusto".
La giovane atleta ha infatti gareggiato nei 100 rana, nei 200 stile libero e nella staffetta 4x50 mista. Il risultato? Un parimerito nei 100 rana, un secondo posto nei 200 stile libero e, in squadra, un primo posto che ha coronato una prestazione indimenticabile. Ma per capire veramente l'entità della sua forza, bisogna fare un passo indietro.
"Giulia è nata con una malformazione e sindrome e lo sport è sempre stato il suo rifugio - ha continuato la mamma -. In famiglia siamo tutti molto sportivi: io nuotavo e suo papà giocava a calcio e allenava la prima squadra a Rivolta. Insomma, lo sport era un po’ nel DNA".
Una vera e propria valvola di sfogo, un modo per esprimere se stessa e superare le difficoltà che anche nel suo amato mondo dello sport non sono mancate.
"Nonostante le sfide iniziali legate a un'operazione al cuore che le impediva di gareggiare con atleti normodotati, Giulia non ha mai smesso di allenarsi - ha raccontato la mamma -. Poi, grazie agli Special Olympics, abbiamo trovato il nostro posto in un mondo, quello dello sport per disabili, che ci ha accolti e che ha visto crescere Giulia come atleta e come persona".
Lo sport l'ha portata a vivere in Liguria
Un vero e proprio sogno ad occhi aperti per la giovane rivoltana. Certo, raggiungere Milano per ogni allenamento, tra lavoro, famiglia e impegni vari, stava diventando piuttosto difficile per i genitori di Giulia.
!Nostra figlia era portata, ha sempre avuto buoni risultati ma andare a San Siro ogni settimana stava diventando troppo complicato e così abbiamo iniziato ad andare a Lodi".
Ed è proprio qui che Giulia ha avuto l’incontro più prezioso e importante della sua carriera sportiva, oltre che della sua intera vita.
"La sua allenatrice di Lodi ha fondato un’ associazione sportiva per disabili in Liguria, Eunike, e lei l’ha voluta seguire - ha raccontato ancora la madre -: abbiamo iniziato otto anni fa ad andare in Liguria per fare gli allenamenti di nuoto, abbinati a quelli di ciaspole una volta alla settimana".
Poi la svolta decisiva, che ha dimostrato ancora una volta la tenacia e determinazione di Giulia.
"Nel 2020, in pieno Covid, ha deciso di affrontare un percorso di vita autonoma e si è trasferita in Liguria per vivere da sola per ben nove mesi. Quattro anni fa l’abbiamo raggiunta anche noi ad Albissola anche se torniamo spesso a Rivolta insieme".
Nonostante la distanza, infatti, Giulia è rimasta profondamente legata al suo paese natale che ancora oggi la considera "un vero e proprio simbolo".
"Tutti la conoscono e la apprezzano per i suoi successi nello sport - ha sottolineato Raffaella -. Ha anche ricevuto il premio come cittadino rivoltano per i suoi risultati straordinari. La bacheca in casa nostra è piena di medaglie e trofei che raccontano la sua incredibile carriera".
Una vita dedicata a lavoro e sport quella di Giulia
Insomma, lo sport è stato per Giulia non solo una passione, ma una scuola di vita che le ha insegnato il valore dell'impegno, della determinazione e dell'inclusione e che, nel corso degli anni, si è trasformato in qualcosa di più di una semplice passione.
"Lavora 10 ore alla settimana come tecnico della società sportiva dove è iscritta come atleta e molto spesso è a stretto contatto con i bambini - ha concluso la madre -. E’ stata anche in cucina, in una mensa scolastica, perché ha frequentato l’alberghiero allo Sraffa di Crema, ma gli sbocchi lavorativi nel contesto della ristorante sono purtroppo molto pochi".
La vita di Giulia è una prova che nulla è impossibile quando si ha il coraggio di lottare per i propri sogni. Con la sua grinta, la giovane atleta non solo sta realizzando i suoi obiettivi, ma sta anche insegnando a tutti che la forza di volontà può davvero cambiare il destino. E così, tra medaglie e sfide quotidiane, Giulia Colombi continua a essere un esempio di come lo sport possa trasformare una vita, rendendola un viaggio straordinario, dove ogni traguardo è solo l'inizio di una nuova conquista.