Fiera delle Palme, giorno 1: inaugurazione, fuochi d'artificio e quel ritardo nelle giostre...
Il discorso inaugurale del vicesindaco Lino Ladini ha ricordato la storia di Melo come città cardine e attrattiva per le persone

Si è conclusa ieri la prima giornata della Fiera delle Palme 2025, la 404esima edizione che ha preso il via seguendo il canovaccio della tradizione.
L'inaugurazione in Area fiera
Come tradizione impone, alle 21 si è tenuto in Area fiera di via Colombo a Melzo il momento di apertura della kermesse, con la cerimonia di taglio del nastro e i discorsi istituzionali. Che per la prima volta non hanno visto la presenza del sindaco Antonio Fusè, "che ha scelto i giorni migliori dell'anno per ammalarsi", ha scherzato il suo vice Lino Ladini che ne ha fatto le veci. Nonostante la distanza fisica, il primo cittadino è voluto essere presente attraverso un messaggio che è stato letto dal palco, un augurio per tutta la cittadinanza.
Ad allietare la cerimonia, come sempre, la musica della Fanfara dei Bersaglieri di Melzo e quella della Filarmonica Città di Melzo che hanno accompagnato i discorsi e i momenti di attesa in vista dell'evento clou: lo spettacolo pirotecnico.
I fuochi non hanno deluso
Spettacolo lungo, intenso, ricco di colori e di forme che neanche quest'anno ha deluso le aspettative. Anzi, con un'esplosione finale di colori e di scie luminose ha strappato un applauso convinto da parte del pubblico che, lentamente, è andato affollando l'Area Fiera cittadina in un clima di festa e di voglia di stare insieme.
Il taglio del nastro e il discorso del vice
Vista l'assenza del sindaco Fusè, è stato il vice Ladini a farsi carico del taglio del nastro simbolico con cui ha preso avvio la fiera. Solo dopo il tradizionale discorso che, nelle parole del vice, ha spaziato tra storia e attualità ricordando il senso di quella che è una festa simbolo per la città di Melzo, ma riferimento anche per tutta la Martesana.
Ci inseriamo nel solco di una lunga tradizione con una nuova pagina della nostra Fiera, ricca di proposte e di eventi. Una Fiera che è un punto di incontro per la Martesana e più in generale per l'Est Milanese. Caratteristica che la nostra città ha avuto lungo i secoli, con le strade, la ferrovia, oggi con la rete di fibra ottica che ci connette. Melzo è diventata un centro importante a livello nazionale dal punto di vista della logistica, connettendoci con tutta l'Europa un po' come accadeva nel Novecento quando la nostra città ospitava grandi aziende di riferimento per tutto il paese.
Commercio, mercato, storia e tradizione, con visitatori che arrivavano e arrivano tutt'ora da tutta la Lombardia, unendo passato e presente e rafforzando i legami che intercorrono. Dietro a questa Fiera ci sono tante settimane di lavoro da parte di tante persone che si impegnano per garantire il miglior risultato. Chiaro, cinque giorni di festa in cui la nostra città ospiterà migliaia di persone portano con sé disagi e per questo voglio dire il mio grazie ai cittadini di Melzo. Ma soprattutto grazie alle associazioni, alle aziende, alle Forze dell'ordine e a tutti coloro che insieme a noi lavoreranno per la buon riuscita della festa.
Il ritardo pomeridiano delle giostre
Una prima giornata che ha avuto solo un piccolo neo "burocratico" legato all'apertura del luna park. Infatti, le giostre sono rimaste chiuse sino alle 18 circa, invece che aprire come da tradizione alle 16. Miti e leggende sono circolati in merito a questa situazione, ma la realtà è che si è trattato di un problema di autorizzazioni. Infatti già dalla mattina si era riunita la Commissione vigilanza e sicurezza per il nulla osta all'avvio delle attività. Tra i componenti Polizia Locale, tecnici del Comune e Vigili del fuoco. Proprio quest'ultimi hanno chiesto dei documenti che mancavano e che il professionista incaricato dai giostrai di seguire la questione sicurezza ha dovuto recuperare in fretta e furia. Non appena ciò è avvenuto il luna park ha potuto accendere le sue attrazioni.
Tranne una: la ruota panoramica. Per questa giostra, infatti, si devono attendere delle integrazioni di documentazioni che si spera possano arrivare nella giornata di oggi, altrimenti la grande ruota che svetta sulla città di Melzo dovrà restare spenta.









