Assemblea-presidio sotto Palazzo Lombardia degli infermieri e dei professionisti sanitari
La manifestazione è stata organizzata dal sindacato Nursing Up che ha lanciato un grido d’allerta per la sanità lombarda. Sostegno dal M5s

Oggi, giovedì 27 marzo 2025, si è svolta un’assemblea-presidio sotto il Palazzo della Regione Lombardia a Milano, organizzata da Nursing Up, il sindacato degli infermieri e professionisti sanitari. L’evento, che ha visto la partecipazione del presidente nazionale Antonio De Palma, ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla grave crisi che sta colpendo il personale sanitario.
"Una situazione allarmante"
La situazione è allarmante, secondo quanto denuncia il sindacato: negli ultimi tre anni, il Sistema Sanitario Nazionale avrebbe perso oltre 23 mila infermieri, una cifra che mette in evidenza la drammaticità della situazione.
I professionisti del settore, spiegano di essere già provati da carichi di lavoro insostenibili a fronte di retribuzioni inadeguate. In tutto ciò si trovano a fronteggiare anche frequenti episodi di violenza, il che rende sempre più difficile garantire un’assistenza di qualità ai cittadini.
Durante l’assemblea, sono state espresse importanti richieste per il futuro della sanità. Tra queste, l’adeguamento degli stipendi alla media europea Ocse, il blocco della nuova figura di "Assistente Infermiere", considerata un passo indietro nella qualità assistenziale, e una revisione urgente degli organici infermieristici, superando le obsolete norme di “minutaggio”.
Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di indennità economiche per contrastare la fuga di infermieri, specialmente nelle zone di confine come Como, Varese e Sondrio.
Questione di sicurezza
La sicurezza nelle strutture sanitarie è un altro tema cruciale, con richieste di maggior protezione contro le aggressioni. Infine, è stato chiesto il riconoscimento del lavoro usurante per le professioni sanitarie e il superamento del vincolo di esclusività, con incentivi per la “fedeltà aziendale”.
Queste misure sono considerate indispensabili per garantire un’assistenza di qualità e per restituire dignità al Sistema Sanitario Nazionale.
Per il sindacato la mobilitazione di oggi rappresenta un passo importante nella lotta per il riconoscimento e il miglioramento delle condizioni di lavoro degli infermieri e dei professionisti sanitari, un settore che, in questo momento critico, ha bisogno di attenzione e supporto da parte di tutti.
Solidarietà dal Movimento 5 stelle
Al personale sanitario che protestava è arrivata la solidarietà del gruppo del Movimento 5 stelle. Così i consiglieri regionali Nicola Di Marco, Paola Pizzighini e Paola Pollini che questa mattina hanno partecipato al presidio:
Agli “angeli della pandemia” non è rimasta che la retorica, di una Giunta regionale abilissima nel promettere, senza poi mantenere.
Anche oggi, da parte dell’assessore Bertolaso arrivano le chiacchiere. Lo scaricabarile con il governo poteva funzionare, almeno a livello di propaganda politica, quando a governare a Roma non era lo stesso centrodestra che da quasi trent’anni governa la Lombardia, oggi sa di farsa e di ennesima presa in giro.
Soprattutto in un momento in cui a livello nazionale si trovano miliardi per le armi e in Regione Lombardia si è tornati a finanziare i vitalizi per i consiglieri regionali.
Finora, l’unica soluzione concreta messa in campo dalla Giunta regionale è il maldestro tentativo di importare manodopera dal Sud del Mondo.
Un’operazione di dumping sociale, il cui effetto sarà quello di livellare ancor più verso il basso un servizio sanitario pubblico che il centrodestra ha deliberatamente scelto di abbandonare a sé stesso, per favorire il proliferare dell’offerta privata.
Gli infermieri sono il volto di chi ci resta più vicino nei momenti di massima fragilità e a questo le Istituzioni devono dare il giusto valore, anche dal punto di vista economico» così organizzato dagli infermieri del sindacato Nursing Up, in piazza Lombardia.



