Scia di danni

Furto e martellate a macchine e bus: arrestati tre maranza

E' accaduto a Carugate: i baby malviventi sono stati inseguiti e bloccati dai Carabinieri

Furto e martellate a macchine e bus: arrestati tre maranza
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Furto aggravato, porto d’armi od oggetti atti a offendere, danneggiamento, resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale in concorso e lesioni personali aggravate. Pesanti (e abbondanti) le accuse che pendono, a vario titolo, sulla testa di tre adolescenti, in maniera direttamente proporzionale alla lunga scia di danni che hanno lasciato dietro di sé a Carugate a seguito della scorribanda iniziata all’interno del centro commerciale Carosello e terminata in centro città con il loro arresto e il trasferimento al Centro di prima accoglienza di Milano, come disposto dalla Procura del Tribunale per i minorenni di Milano.

Scia di danni e accuse: presi tre maranza

"Maranza", verrebbe da dire, utilizzando un termine sdoganato dopo decenni di oblio e ora coniugato (e spesso abusato) in tutt’altra forma rispetto al passato. Di certo, baby delinquenti.
Il tutto è andato in scena nella tarda mattinata del 4 marzo 2025, quando il terzetto è entrato all’interno del mall puntando verso il negozio d’abbigliamento della catena "Hollister". Qui hanno rubato una maglietta, dandosi poi alla fuga e venendo come prima cosa adocchiati dal personale di vigilanza del Carosello.

Prima il furto, poi le martellate

Nel parapiglia innescato dal furto, il gruppetto di balordi in erba, di origine straniera, non ha esitato a utilizzare un martello in suo possesso per danneggiare alcune auto parcheggiate fuori dal centro commerciale, colpendo anche il bus navetta (in quel momento in sosta) che fa regolarmente la spola tra lo stesso Carosello e il capolinea di Cologno Monzese Nord della metropolitana M2.

L'intervento  dei Carabinieri

La chiamata al 112 da parte degli addetti del centro commerciale ha permesso ai Carabinieri della Compagnia di Pioltello, intervenuti assieme agli agenti della Polizia Locale, di intercettare nell’immediato e nei paraggi due dei tre malviventi, che alla vista delle divise hanno tentato di dileguarsi. Una volta messi alle strette, non hanno esitato a minacciare i militari proprio con quel martello usato per spaccare i veicoli.

L'ultimo "fuggitivo" fermato sul tetto di un'auto

Disarmati e messi in sicurezza, le ricerche dell’Arma sono proseguite per rintracciare l’ultimo componente della banda, che in un primo momento era riuscito a far perdere le sue tracce. È stato bloccato in vicolo Lamperti, dopo che era salito sul tettuccio di un’auto posteggiata inveendo, insultando e minacciando i militari che ormai lo avevano fatto finire in trappola, visto che vicolo Lamperti (traversa della centrale via Bertarini) è una stradina senza uscita e a fondo chiuso.

Commenti
Gilberto

Rispedirli nel loro paese, senza se e senza ma, vista l'irriconoscenza di questi delinquenti. Purtroppo per certi magistrati non possono essere rimpatriati perché i loro paesi sono insicuri, ma lo sono perché abitati da queste persone che noi accogliamo.... che geni che siamo....

Guido

Botte a volontà

Gianni

L'importante è trattarli da delinquenti e non da minorenni

Enrico

Non credo che ci siano molti margini di recupero,di questi personaggi ne sono oramai piene le strade,se non si tengono rinchiusi sarà sempre più un escalation di reati e violenza.

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