Audizione

Il futuro della Candy spiegato in Regione, rassicurazioni sul marchio: "Non morirà"

I manager di Haier hanno illustrato, in Commissione Attività produttive, il piano di riconversione del sito industriale di Brugherio

Il futuro della Candy spiegato in Regione, rassicurazioni sul marchio: "Non morirà"
Pubblicato:
Aggiornato:

La riconversione della Candy di Brugherio è approdata oggi, martedì 11 febbraio 2025, al Pirellone, nell'ambito di un'audizione in Commissione regionale Attività produttive chiesta con urgenza dal capogruppo della Lega Alessandro Corbetta.

Il caso Candy sbarca in Regione

Il tutto alla luce dell'annuncio da parte di Haier Europe dello stop alla produzione a partire dal 30 giugno 2025. Il piano di riconversione del sito di via Eden Fumagalli prevede la nascita di un hub logistico di carattere europeo per i pezzi di ricambio, che sarà accompagnato da altre due attività: la produzione di kit per prodotti usciti da altri stabilimenti del gruppo cinese e la riconversione e rilavorazione di elettrodomestici.

Presenti anche gli assessori brugheresi

La capacità di stoccaggio sarà pari a circa 50mila posti pallet distribuiti su un’area di 44mila metri quadrati. All'incontro di oggi erano presenti tre dirigenti di Haier, i sindacati, la Provincia di Monza e Brianza e gli assessori brugheresi Carlo Nava e Annalisa Varisco.

Il marchio brianzolo vale il 40% del fatturato di Haier

La società ha confermato che il marchio Candy è strategico e circa il 40% del mercato totale di Haier si basa sugli elettrodomestici con il logo brianzolo, che non morirà. A confermarlo è stato proprio un dirigente di Haier, che ha ricordato come nel 2024 proprio il marchio "Candy" sia stato ripensato e ridisegnato. Una rassicurazione arrivata anche a seguito di una precisa domanda formulata dal lumbard Corbetta.

"Garantire la prospettiva occupazionale"

"Resta però importante garantire la prospettiva occupazionale del personale di uno stabilimento storico come quello brugherese e troppo importante per la Lombardia - ha evidenziato il consigliere regionale di Forza Italia Jacopo Dozio, presente all'audizione - Nel 2023 Haier aveva anche annunciato un investimento per la Candy pari a 150 milioni di euro. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione sul tema e condivido le preoccupazioni di Rsu e sindacati sul futuro dell’azienda. Con il piano di riconversione del sito di Brugherio e l’avvio delle attività del Service Hub, l’impresa conta di occupare circa 110 persone dei 160 dipendenti attualmente impiegati nel sito produttivo. Attendo un nuovo aggiornamento anche per capire il posizionamento di Haier e soprattutto di Candy nel settore degli elettrodomestici".

"Rimanga un'attività della Brianza"

A intervenire è stato il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti:

"La Candy deve rimanere un’attività produttiva legata alla Brianza - ha detto - È stato un incontro importante anche se ancora interlocutorio. Nella presentazione fatta dai dirigenti aziendali ci sono luci e ombre poiché non è ancora del tutto chiaro quanto sarà rilevante la parte produttiva della componentistica che dovrà essere realizzata a Brughiero. Ritengo che finora sia stato fatto un buon lavoro da parte dei sindacati e da parte delle istituzioni, ma ora bisogna definire nel dettaglio tutti i punti dell’operazione, affinché venga garantito un futuro produttivo e non solo legato alla logistica".

"Resta l'incertezza su 50 lavoratori"

"I sindacati hanno espresso pareri favorevoli sul piano di riconversione del sito di Brugherio, ma resta l'incertezza legata al futuro di circa 50 dipendenti che non verranno riassorbiti dal piano di riconversione - ha sottolineato il consigliere regionale M5S Paola Pizzighini, anche lei presenti all'udizione in Commissione Attività produttive - Due settimane fa avevo depositato un'interrogazione alla Giunta regionale, per conoscere le politiche introdotte da Regione Lombardia, al fine di fronteggiare i sempre più frequenti casi di crisi aziendali e conseguenti licenziamenti, che stanno mettendo a rischio il tessuto economico e sociale della Lombardia, con particolare riferimento alla Brianza. Penso a quanto successo a Giannetti Ruote, Commscope Italia, Beko, Electrolux, Stmicroelecronics e oggi a Candy. Realtà spesso acquistate da soggetti stranieri i quali, una volta rilevata l'azienda e acquisito il know-how, trasferiscono la produzione all'estero con logiche speculative e con tutte le ricadute negative che questo comporta. È importante agire a livello normativo per impedire che le logiche selvagge del capitalismo, si abbattano sulla stabilità dei lavoratori e delle loro famiglie. Ho invitato i vertici di Haier Europe a compiere ogni sforzo per riassorbire tutti i dipendenti e ho chiesto alla DG Lavoro di attivare tutti gli strumenti possibili per ammortizzare gli effetti degli esuberi".

Secondo il piano di riconversione, 110 dipendenti su 160 in organico a Brugherio saranno confermati; gli altri 50 in esubero stanno seguendo procedure di ricollocazione, mobilità volontaria o prepensionamento.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali