Abbattuto lo storico ciliegio di Cernusco sul Naviglio, Vivere Cernusco in Consiglio comunale ne dona i resti alla Giunta
L'associazione Cernusco bene Comune aveva avviato una mobilitazione per salvarlo. Provocazione in aula della minoranza. L'assessore: "Piano attuativo del 2010"
Si è alzato e ha donato i resti dello storico ciliegio abbattuto nell'ambito di un intervento edilizio in via Tonale alla Giunta, oltre ad alcuni sanpietrini. Fuori programma ieri sera, martedì 4 febbraio 2025, durante il Consiglio comunale di Cernusco sul Naviglio da parte dell'esponente dell'opposizione Giordano Marchetti.
Il ciliegio abbattuto
La vicenda del ciliegio è stata sollevata dall'associazione ambientalista Cernusco Bene Comune:
Era un campo di proprietà del Comune con destinazione a verde comune nel Prg, poi nel 2010 con il Pgt l’area viene trasformata a residenziale a bassa densità, nel frattempo la proprietà era passata alla società Val.Im. srl attraverso una permuta stipulata nel 2009 con cui veniva regolata la cessione della porzione delle ali di villa Alari, di proprietà del Comune, in cambio del campo di via Tonale insieme ad un’altra area in via Aquileia e definito il relativo piano di lottizzazione.
La convenzione ha un iter complesso, viene periodicamente estesa, sino alla definitiva approvazione nel consiglio comunale del 17 aprile 2023, con un piano di lottizzazione aggiornato.
La mobilitazione
Cernusco bene Comune ha promosso una raccolta firme. Molti si sono mobilitati. Il Comitato dei cittadini del Garante del verde aveva chiesto tra l'altro un incontro al collegio dei garanti e sarebbe stato l'occasione probabilmente anche per parlare della pianta in pericolo. L'appuntamento era stato fissato per venerdì 31 gennaio 2025, ma il collegio ha "bucato".
Così Erica Spinelli (Vivere Cernusco) ha presentato un'interrogazione sull'argomento. Proprio martedì però, la pianta è stata abbattuta.
Così recitava l'interrogazione:
È di questi ultimi giorni la segnalazione da parte di cittadini e associazioni sensibili alla tutela del verde, della prossima eliminazione di un grande ciliegio, forte e sano, che è purtroppo collocato nel perimetro di una nuova edificazione in via Tonale.
Premesso che tale realizzazione, su area privata, è conseguente alla variante a un piano attuativo, collegato al Comparto Alari, che la Giunta, su proposta dell’operatore privato e senza passare per il Consiglio Comunale, approvò quasi due anni fa
Con questa variante al Piano attuativo venivano introdotte modifiche volumetriche nel comparto Tonale e Aquileia.
Spinelli ha dunque chiesto perché, tra le prescrizioni che potevano essere fatte all’operatore, una volta accettata e approvata la proposta di variante, non ci fu quella di definire, a parità di volumi, la forma dell’edificio in modo da salvaguardare un albero forte e sano.
Auspichiamo una maggiore attenzione a quegli aspetti, riguardanti la tutela anche del verde privato, che sono chiaramente esplicitati nel nostro Regolamento edilizio
"E' stato fatto di tutto per salvarlo"
Ha risposto l'assessore al Verde Daniele Restelli, spiegando appunto che il piano attuativo risale al 2010 e che avevano contattato l'operatore per far spostare la pianta in un terreno comunale vicino. Purtroppo dopo una perizia è emerso che il ciliegio aveva sviluppato un importante apparato radicale superficiale, per cui non avrebbe retto un trapianto.
L'assessore ha aggiunto che il Regolamento edilizio, attualmente, dà la possibilità al privato di abbattere le piante in ragione di un intervento edilizio approvato. Inoltre ha sottolineato che la convenzione risale al 2010.
Le sensibilità sono cambiate e vanno rivisti i regolamenti. A parziale compensazione abbiamo deciso di piantare nel terreno comunale vicino alcune essenze, tra cui una quercia. Abbiamo aggiunto anche un ciliegio. Certo non è la stessa cosa, ma almeno è un segno.
L'assessore all'Edilizia Alessandro Galbiati ha aggiunto che non era possibile cambiare forma all'edificio.
La protesta
Il capogruppo di Vivere Cernusco Giordano Marchetti ha così dato vita a un fuori programma. Si è alzato, ha raggiunto i banchi della Giunta e ha donato agli assessori alcuni rami, resti del ciliegio abbattuto, e dei sanpietrini. Il riferimento era ai lavori per la riqualificazione di piazza Ghezzi, appena iniziati, dove il progetto prevede una depavimentazione dello spazio.
Il mio vuole essere un monito affinché quando si parla di depavimentare, non si faccia una mera propaganda, ma ci si ricordi anche di tutelare il verde esistente.