La vertenza

Accordo trovato: scongiurati i licenziamenti alla Negri Bossi di Cologno Monzese

Intesa tra l'azienda giapponese e i sindacati: contratto di solidarietà e mobilità volontaria

Accordo trovato: scongiurati i licenziamenti alla Negri Bossi di Cologno Monzese
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Un risultato sperato che getta un pizzico di speranza sulla vertenza. Venerdì 31 gennaio 2025 è stato approvato dall’Assemblea dei lavoratori della Negri Bossi di Cologno Monzese l’accordo quadro per il ricorso al contratto di solidarietà fino a fine anno, con una riduzione d’orario mediamente non superiore al 50%, e alla mobilità volontaria, incentivata e fondata sul criterio della non opposizione.

La vertenza della Negri Bossi

L’azienda di proprietà della quotata giapponese Nissei a dicembre aveva comunicato la volontà di procedere con 41 licenziamenti, scesi a 36 a seguito di un prolungato confronto con la Fiom, la Uilm e le Rsu.

"L’accordo salvaguarda i livelli occupazionali in attesa dell’attuazione del Piano industriale troppe volte rimandato, garantisce un adeguato sostegno economico per l’accompagnamento alla pensione fino a 40 mesi, a partire da febbraio, e definisce un piano d’incentivazione all’esodo", hanno evidenziato le due sigle sindacali.

Il confronto tra azienda e sindacati

A ciò si aggiunge l’impegno della Negri Bossi a mettere in campo un’adeguata formazione professionale per salvare posti di lavoro e garantire le competenze per affrontare le sfide del settore, interessato dalla transizione dalle presse oleodinamiche a quella elettriche e dalla competitività cinese.

"Continueremo a batterci, richiamando la proprietà giapponese alle proprie responsabilità affinché venga garantita la continuità aziendale e produttiva del sito di Cologno - hanno proseguito i sindacati dei metalmeccanici - Grazie a un confronto serio e costruttivo abbiamo fatto in modo che prevalesse la salvaguardia occupazionale sulle logiche finanziarie finalizzate esclusivamente a tutelare il valore azionario della Nissei".

"Un passo in avanti"

"L’accordo rappresenta sicuramente un passo in avanti, soprattutto considerando le prime fasi di sconcerto e timore nell’immediatezza della comunicazione degli esuberi", ha sottolineato l’assessore al Lavoro Andrea Arosio.

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