Milan e Inter vogliono costituirsi parti civili nel processo "Doppia curva"
Le due società sarebbero intenzionate a chiedere i danni per quanto operato da alcuni esponenti del tifo organizzato
Possibile svolta nell'inchiesta "Doppia curva", quella che a settembre ha letteralmente decapitato il tifo organizzato rossoneroazzurro con l'esecuzione di diciannove arresti. Sia il Milan sia l'Inter avrebbero deciso di costituirsi parte civile in sede di processo, qualificandosi dunque come parte lesa con diritto a un risarcimento.
L'inchiesta "Doppia curva"
L’inchiesta a settembre ha decapitato il tifo organizzato di entrambe le curve milanesi. Diciannove misure cautelari (sedici in carcere e tre ai domiciliari), tra cui i personaggi di spicco degli ultrà della Curva Nord dell’Inter e di quella Sud del Milan, una quarantina di indagati in totale.
Le accuse sono associazione per delinquere (in un caso, quello della curva interista, con l’aggravante dello stampo mafioso), estorsione, lesioni personali, rissa, false dichiarazioni e una serie numerosa di altri reati.
E’ un’inchiesta che ha scoperchiato un sistema di controllo di tutto ciò che gira attorno al tifo organizzato allo stadio di San Siro e che che produce fiorenti guadagni: biglietti, gadget e parcheggi, soprattutto.
Un mondo fondato sulla violenza che accomunava entrambe le curve, tra le quali, anzi, vigeva un patto di non belligeranza, per massimizzare i rispettivi profitti, senza guerre.
Il processo a febbraio e marzo
Il primo appuntamento giudiziario sarà il 20 febbraio con l'udienza di giudizio immediato per tre degli imputati. Tutti gli altri sedici, tra cui Andrea Beretta di Cernusco sul Naviglio (già in carcere dall'inizio di settembre a seguito dell'omicidio di Antonio Bellocco, sempre legato al controllo degli affari di ciò che verte attorno alla curva), Marco Ferdico di Carugate, Luca Lucci, che organizzava molti incontri legati allo stadio nel suo negozio di Cologno Monzese, hanno scelto l'abbreviato. L'udienza è fissata per il 4 marzo.
(nella foto in evidenza da sinistra Antonio Bellocco, Andrea Beretta e Marco Ferdico)
La costituzione di parte civile
L'agenzia Ansa nelle scorse ore ha battuto la notizia che da ambienti giudiziari è trapelata l'informazione che le due società hanno intenzione di presentare la richiesta di costituzione di parte civile per chiedere i danni.
Un fatto che cambierebbe sensibilmente lo scenario che sta attorno all'intera vicenda. Sin dall'inizio il procuratore capo Marcello Viola ha parlato di società sportive come vittime e come danneggiate. Tuttavia nei mesi successivi sono stati ascoltati molti personaggi di primo piano dei due club, tra cui alcuni calciatori dome Davide Calabra del Milan e il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi, per appurare la natura dei contatti che essi avevano avuto con gli indagati alla luce di quanto era possibile apprendere dalle intercettazioni.
In generale tutte le persone sentite hanno negato non solo qualsiasi convivenza, ma anche qualsiasi forma di pressione diretta nei loro confronti per ottenere quanto chiedevano (come nel caso di Inzaghi i biglietti per la finale di Champions). L'averli assecondati in alcuni casi sarebbe stato dettato solamente dalla volontà di mantenere il quieto vivere e il loro appoggio in momenti cruciali della stagione.