Le indagini

Ladre travestite con parrucche rubano gioielli per 60mila euro: due arresti

Il furto è avvenuto a Ercolano. Una delle malviventi finite in manette è stata fermata dai Carabinieri a Sesto San Giovanni

Ladre travestite con parrucche rubano gioielli per 60mila euro: due arresti
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Tre malviventi, travestite con parrucche, erano riuscite a rubare con destrezza preziosi per 60mila euro all'interno di una gioielleria di Ercolano. A seguito delle indagini dei Carabinieri campani, a finire in manette sono state due delle tre ladre "pendolari". Una delle quali è stata arrestata a Sesto San Giovanni.

Le indagini dopo il furto in gioielleria

Su delega del procuratore della Repubblica di Napoli, i militari della Tenenza di Zingonia e quelli delle Stazioni Carabinieri di Sesto San Giovanni e Misano Adriatico, in collaborazione con i colleghi di Ercolano, hanno eseguito oggi, martedì 21 gennaio 2025, un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre donne, già pregiudicate per reati contro il patrimonio, poiché gravemente indiziate del furto con destrezza in questione. Due donne sono state arrestate, mentre la terza si é resa irreperibile ed è ricercata.

I fatti erano avvenuti nell'agosto 2024, quando le tre donne, travisate da parrucche e occhiali, erano entrate all’interno di una gioielleria di Ercolano, dove avevano chiesto informazioni per l’acquisto di gioielli.

Bottino da 60mila euro

Il giorno dopo si erano presentate nuovamente, procedendo all’acquisto di alcuni gioielli e pagando un corrispettivo di 800 euro in contanti. In quella circostanza, dopo avere acquisito la fiducia del titolare che veniva indotto ad allontanarsi dal banco, si erano impossessate con destrezza di un rotolo di bracciali preziosi in oro, del valore di 60mila euro circa. Il titolare della gioielleria si era accorto del furto solo il giorno dopo, presentando querela ai Carabinieri.

Due malviventi arrestate dai Carabinieri

Gli investigatori della Tenenza di Ercolano hanno individuato le autrici del reato a seguito dell'acquisizione delle telecamere interne ed esterne all’attività commerciale. Nel corso delle indagini è emerso che le donne avevano precedenti specifici, per analoghi furti commessi in varie città italiane. Una delle indagate è stata trasferita in carcere, mentre l'altra è stata sottoposta alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

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