Cernusco sul Naviglio nel 2025 è Capitale europea dello sport inclusivo e del volontariato
Ci saranno tre filoni: gli eventi, la formazione e gli incontri. Tra fine gennaio e l'inizio di febbraio ci sarà la presentazione
Con il 2025 è iniziato l’anno in cui Cernusco sul Naviglio è diventata Capitale europea dello sport inclusivo e del volontariato.
Un titolo nato dopo il Covid
Il riconoscimento era stato assegnato nell'autunno 2023, su impulso dell'allora sindaco Ermanno Zacchetti, che così aveva spiegato la candidatura:
Siamo stati Città europea dello sport nel 2020. Il programma fu poi stravolto dalla pandemia, ma questo non ci impedì di ottenere la bandiera gialla come migliore città europea dello sport per quello che comunque riuscimmo a organizzare.
Così con Aces riflettemmo sull'andare oltre e valorizzare un'altra eccellenza della nostra città, che è l'inclusione con il volontariato. Abbiamo pensato che questo potesse essere il nostro contributo come città dell'hinterland alle Olimpiadi invernali che si terranno nel 2026 a Milano e Cortina. Uno spunto sportivo, ma dal grande valore morale.
Da oltre 25 anni Aces Europe, l’associazione che assegna tali riconoscimenti, conferisce il titolo di Capitale europea dello sport. Proprio l'esperienza a Cernusco ha indotto i vertici dell'associazione a pensare a qualcosa d'altro che valorizzasse il benessere in modo più ampio. Così è nato il titolo di Capitale europea dello sport inclusivo e del volontariato e la prima città che se ne fregia è appunto Cernusco.
I tre filoni del 2025
La delegazione dell’Amministrazione è andata in Belgio il 12 dicembre a ritirare la bandiera. L’anno seguirà tre filoni. Uno sarà quello degli eventi, uno della formazione e l’ultimo sarà quello degli incontri.
La presentazione del calendario avverrà tra fine gennaio e i primi di febbraio. L’inaugurazione è prevista per gli inizi di marzo, prima della Fiera di San Giuseppe e coinciderà con l’intitolazione del centro sportivo comunale di via Buonarroti al sindaco Ermanno Zacchetti, scomparso il 4 luglio scorso a 52 anni.
Così l’assessora a Cernusco 2025 Giorgia Carenzi:
Abbiamo pubblicato una manifestazione di interesse per l’organizzazione di tre grandi eventi . Il primo sarà quello inaugurale di marzo, il secondo quello di settembre, la Festa dello sport, che sarà quello principale, e l’ultimo sarà quello conclusivo. In mezzo ci saranno gli appuntamenti organizzati dalle diverse società sportive, che stanno già facendo arrivare le proprie proposte in grande quantità. Inoltre sono previsti diversi incontri e dibattiti con personaggi soprattutto dello sport paralimpico.
L’ultimo aspetto è quello della formazione, che ambisce a essere l’eredità dell’esperienza di Cernusco 2025.
L'eredità di Cernusco 2025
Ancora Carenzi:
La formazione è la parte che più mi sta a cuore. E’ quella che dovrebbe aiutare le nostre associazioni sportive a gestire l’inclusione. E’ facile dire che occorre aprirsi a tutti, ma poi nella pratica è spesso complicato affrontare i diversi casi.
La parte della formazione diventerà fondamentale dunque per supportarle e guidarle nell’accoglienza dei giovani atleti con handicap e per organizzarsi a gestire la disabilità nella loro quotidianità sportiva.
Occorre fornire loro gli strumenti adatti. Sarà anche il momento per creare incontri: le novità spesso nascono o non nascono a seconda che ci sia l’occasione. E’ il caso del blind tennis, una disciplina per ciechi che abbiamo già iniziato a sperimentare al centro tennis gestito dalla Promo sport.
Fondamentale è stato interloquire con le società per intercettarne le esigenze e le potenzialità. La risposta è stata incoraggiante, come dimostra la collaborazione nata dal Rugby Cernusco con l’Università di scienze motorie per l’affiancamento di psicologi a tecnici, atleti e genitori.