Fermi in Bocconi: "Orgogliosi di una realtà così attrattiva per il nostro territorio"
Il tour negli atenei lombardi dell’assessore Alessandro Fermi prosegue e fa tappa all’Università Luigi Bocconi di Milano
Giovedì 9 gennaio l'Università Bocconi di Milano è stata protagonista della penultima tappa del tour “Un viaggio tra le eccellenze”, l’iniziativa promossa dall’assessore regionale a Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, per valorizzare il ruolo delle università lombarde. L’incontro ha visto la partecipazione di illustri rappresentanti dell’ateneo, tra cui il rettore Francesco Billari, il consigliere delegato Riccardo Taranto, il dean graduate school Carlo Salvato, il director students outreach & support Paolo Cancelli e la director fees funding & housing Paola Borsetto.
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I temi dell'incontro
Il rettore Francesco Billari ha tracciato un quadro dell’evoluzione della Bocconi, nata nel 1902 e insediatasi nel 1941 nell’attuale sede, un campus che si è trasformato negli anni fino a diventare un polo internazionale di riferimento. L’università, da sempre all’avanguardia nei programmi accademici, oggi eccelle anche nella ricerca, con risultati di prestigio nei ranking globali: prima in Europa per Social Sciences & Management e terza al mondo per l’Mba Program.
"Non siamo nei ranking generali perché siamo un’università specialistica – ha sottolineato Billari – ma la nostra diversificazione e internazionalizzazione ci hanno permesso di raggiungere traguardi significativi".
Con 288 università partner e oltre 2.000 studenti coinvolti ogni anno in programmi di scambio, la Bocconi si conferma un nodo cruciale per la mobilità accademica globale. Un campus dove il 50% degli studenti iscritti al primo anno non è italiano e il 36% degli occupati post-laurea è internazionale, a dimostrazione di un forte richiamo per talenti da tutto il mondo.
Il consigliere delegato Riccardo Taranto ha posto l’accento sulle politiche di sostegno economico per gli studenti. Attualmente, oltre 3.300 ragazzi beneficiano di esoneri totali o parziali dalle tasse universitarie e il 12,5% di essi non paga alcuna retta. L’università dispone inoltre di 2.050 posti letto nelle residenze, per garantire un’esperienza di studio accessibile e completa.
La vocazione innovativa della Bocconi si esprime anche attraverso il suo acceleratore per le start-up B4i –Bocconi for Innovation, nato sei anni fa e oggi il più richiesto in Italia, con 460 candidature ricevute nell’ultima edizione, per una ventina di posti disponibili. B4i, dalla sua nascita, ha supportato 218 start-up, creando oltre 160 posti di lavoro.
"Questo progetto è un esempio concreto di come possiamo valorizzare le idee e trasformarle in realtà imprenditoriali di successo", ha evidenziato Billari.
Fermi: "borse di studio e studenti dall'estero, bisogna trovare nuovi metodi"
"E’ stato bello poter ascoltare la storia della Bocconi, ma la vostra fama vi precede...». Così l’assessore a Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, Alessandro Fermi, ha dato avvio al suo intervento dopo la presentazione dell’ateneo da parte del rettore Billari e del consigliere delegato Taranto.
"Regione Lombardia è orgogliosa di poter ospitare una realtà come questa nel suo territorio. - ha continuato Fermi, che poi ha aggiunto - Da parte nostra sicuramente ci sono temi sui quali possiamo e dobbiamo migliorare, ma stiamo facendo molto per fare in modo che l’attrattività delle nostre università rimanga così alta".
L’assessore hai poi parlato del Diritto allo studio, affrontando in particolare due problemi annosi: "Il primo riguarda la ripartizione del Fis che, lo ripetiamo da tempo, non è equa: la quota che viene destinata a Regione Lombardia non è paragonabile alla quota di studenti che le nostre università ospitano e quindi i fondi messi a disposizione dallo Stato non sono mai sufficienti".
Quindi un tema che sta molto a cuore a Fermi e che è particolarmente centrato per un’università come la Bocconi che vanta ormai più della metà degli studenti provenienti dall’estero tra gli iscritti al primo anno:
"E’ necessario trovare una soluzione all’autocertificazione richiesta agli studenti stranieri per accedere alle borse di studio, perché allo stato attuale non esiste alcun controllo su ciò che presentano come documentazione, mentre gli studenti italiani subiscono maggiori limitazioni, essendo obbligati a presentare l’Isee".
Per Fermi è dunque necessario intervenire: "ovviamente senza precludere le nostre università ai giovani che provengono dall’estero. Dobbiamo continuare a concedere questi diritti, ma senza dare la possibilità di studiare qui gratis per poi tornare nei Paesi di origine". Una "battaglia" sulla quale i vertici della Bocconi hanno mostrato di concordare. Per chiudere il discorso Dsu, l’assessore ha fatto accenno anche alle risorse che potrebbero essere recuperate dall’Fse:
"Abbiamo richiesto di utilizzare il Fondo sociale europeo per le borse di studio universitarie, come già fanno altre Regioni. E’ chiaro che sulla programmazione già partita era difficile intervenire, ma per i prossimi anni sicuramente avremo a disposizione qualche risorsa in più".
Il nuovo campus Bocconi: un esempio di rigenerazione urbana
Dopo l’incontro istituzionale presso l’assessore Fermi, ha avuto l’opportunità di visitare il nuovo Campus Bocconi, un esempio di rigenerazione urbana e innovazione architettonica realizzato nell’area che un tempo ospitava la Centrale del Latte di Milano. Il campus, inaugurato nel 2019, rappresenta uno dei progetti più ambiziosi dell’ateneo e una testimonianza concreta della sua visione internazionale e integrata.
Prima tappa della visita è stata la nuova Residenza Castiglioni: un edificio all’avanguardia che offre 252 posti letto per studenti, distribuiti in camere singole e doppie completamente arredate. La struttura, pensata per soddisfare le esigenze di una popolazione studentesca sempre più internazionale, si distingue per il suo design moderno e i servizi di qualità, che comprendono aree studio, spazi comuni e connessione Wi-Fi in tutte le camere. L’assessore Fermi ha sottolineato l’importanza di progetti come questo per garantire un’esperienza universitaria completa:
"La Residenza Castiglioni non è solo un luogo dove vivere, ma un ambiente che promuove lo studio, la socializzazione e il benessere degli studenti, elementi fondamentali per un percorso accademico di successo".
La visita è proseguita al centro sportivo e ricreativo, un vero gioiello del nuovo campus, aperto non solo alla comunità universitaria ma anche alla popolazione milanese. Tra le strutture di punta si trova la piscina olimpionica da 50 metri, che consente sia l’allenamento professionale sia attività sportive per il pubblico. Oltre alla piscina, il centro include una palestra completamente attrezzata e spazi dedicati ad attività ricreative e sportive.
"Strutture come questa – ha chiosato Fermi – incarnano il valore della sinergia tra università e territorio. Offrire spazi aperti alla comunità significa rafforzare il legame tra l’ateneo e la città, rendendo il campus un punto di riferimento non solo accademico, ma anche sociale e culturale".
Il progetto del nuovo Campus Bocconi dimostra come un’area industriale dismessa possa essere trasformata in un polo di eccellenza. Coniugando sostenibilità, innovazione e apertura alla comunità, il campus rappresenta un esempio di come le università possano contribuire al miglioramento del tessuto urbano.