Riqualifica

Concluso lo sgombero dell'ex Cise di Redecesio

Nessuna tensione durante le operazioni. L'area dell'ex Centro Informazioni Studi Esperienze ospiterà un nuovo data center

Concluso lo sgombero dell'ex Cise di Redecesio
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È iniziato alle 8 e si è concluso in tarda mattinata lo sgombero dell'ex Cise di Redecesio, il Centro Informazioni Studi Esperienze aperto a Segrate negli anni Sessanta. Le operazioni si sono svolte senza alcuna tensione. L'area sarà riconvertita in un moderno data center.

Sgomberata l'area dell'ex Cise

Le forze dell'ordine hanno dato il via alle operazioni alle 8 di oggi, mercoledì 27 novembre 2024. Sul posto Carabinieri, Polizia Locale di Segrate e Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza dell'area per l'apertura dei cantieri che trasformeranno la zona dell'ex Cise in un nuovo data center.

Lo sgombero si è svolto in modo assolutamente tranquillo

ha commentato Livia Achilli, assessore di Segrate con deleghe alla Polizia Locale.

Tutta l'area è stata riconsegnata alla nuova proprietà. Le operazioni sono state effettuate con grande velocità e professionalità dai Carabinieri e dalla nostra Polizia Locale. Non c'è stata alcuna situazione di tensione, avevamo già effettuato una serie di sopralluoghi sul posto nei giorni precedenti, quindi non ci sono state soprese»

Verso il nuovo data center

Quella dell'ex Centro Informatico Studi Esperienze è una storia lunga quasi 80 anni. Tutto è cominciato nel 1946, quando a Milano nacque il Cise, piccola società costituita da scienziati e ricercatori finanziati da industriali per svolgere studi e ricerche sul nucleare. Dopo il referendum sul nucleare del 1987, il Cise fu riconvertito ad altre attività scientifiche e industriali, fino alla dismissione nel 2003.

Per ospitare gli uffici e i laboratori a Redecesio sono state edificate 57 palazzine per un totale di 75mila metri quadri oggi abbandonati che negli anni sono state occupate da persone in cerca di un alloggio di fortuna. Lo sgombero è il primo passo verso i lavori di bonifica dell'area, di demolizione degli edifici e di riqualificazione di un'area dismessa e abbandonata al degrado, teatro negli anni di diverse occupazioni abusive.

Nei prossimi mesi in quest'area sarà avviata la costruzione di un moderno data center gestito dal colosso Cyrus One.

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