Case di comunità "altro che flop": i numeri dell'Asst Melegnano Martesana
I numeri su accessi e servizi erogati dalle Case di comunità del Distretto Alta Martesana sui primi dieci mesi di attività
La nuova riforma regionale della sanità passa anche, e soprattutto, dal cambio di paradigma sulla sanità territoriale. E in questa ottica le Case di comunità rappresentano una delle principali innovazioni introdotte in Lombardia. Per qualcuno sono dei "flop", delle scatole vuote, per altri la risposta alle emergenze e alle difficoltà che il sistema sta vivendo. Ma qual è la situazione nell'Adda Martesana?
Case di comunità nell'Alta Martesana
Spesso si tende a pensare alle Case di comunità come semplici strutture vuote, prive di una vera funzione per i cittadini. Tuttavia, l’analisi dei dati sull’attività svolta nei dieci mesi tra gennaio e ottobre 2024 racconta una realtà completamente diversa: queste strutture rappresentano un punto di riferimento essenziale per l’assistenza e il benessere della popolazione.
Oltre alle innumerevoli e storiche prestazioni di visite ambulatoriali, vaccinazioni, visite consultoriali, indagini di laboratorio e radiologiche, Assistenza domiciliare integrata (Adi), che sono state potenziate alla apertura delle otto Case di comunità dell’Asst Melegnano Martesana, altre attività si sono iniziate, evidenziando l’impatto concreto delle Case di comunità sulla salute e sulla qualità di vita degli utenti.
I numeri delle Cdc
I numeri infatti parlano di cura e assistenza, di prevenzione primaria e secondaria, rilanciata, soprattutto grazie alla presenza nei Distretti sociosanitari, degli Ifec (infermieri di famiglia e di comunità), delle psicologhe di comunità e delle assistenti sociali, nonché del personale amministrativo che le affianca.
- Accessi amministrativi Pua: sono stati registrati 3.000 accessi amministrativi presso il Punto unico di accesso (Pua), a dimostrazione della forte domanda di supporto organizzativo e orientamento ai servizi. Il Pua rappresenta il primo contatto per molti cittadini, garantendo un accesso semplificato ai percorsi di cura.
- Accessi socio-sanitari: gli accessi legati a esigenze socio-sanitarie non sono stati da meno: 1.020 cittadini accolti dagli Ifec e dalle assistenti sociali, mostrano come le Cdc fungano da punto di connessione tra bisogni sociali e cure sanitarie.
- Accessi in ambulatorio infermieristico: 6.800 prestazioni infermieristiche rispondono al bisogno sociosanitario di cittadini che, su prescrizione del medico, necessitano con il Sistema sanitario nazionale di medicazioni, di terapie iniettive, di controllo dei parametri vitali, di addestramento farmacologico e dietetico.
- Assistenza domiciliare: le prese in carico per l’assistenza domiciliare, che includono il sostegno infermieristico e psicologico direttamente nelle case dei pazienti, rappresentano un’ulteriore testimonianza dell’impegno delle Case nel migliorare la qualità della vita, soprattutto per chi ha difficoltà a spostarsi. Questi 800 accessi (Ifec, psicologhe e assistenti sociali) si aggiungono all’attività di assistenza domiciliare svolta dagli enti gestori e ultimamente anche dall’Asst Melegnano Martesana stessa. In particolare il dato sulle presenze domiciliari degli assistenti sociali e degli psicologi (580 accessi) rivela l’importanza di affrontare anche il benessere psicosociale degli utenti. La pandemia ha insegnato quanto sia cruciale il supporto psicologico e queste visite rappresentano uno strumento chiave per intercettare e mitigare il disagio diffuso.
- Incontri di rete e progetti di integrazione: non solo assistenza sanitaria, ma anche 729 incontri di rete e progetti di integrazione testimoniano l’approccio collaborativo e multidisciplinare che caratterizza queste strutture. Incontri di coprogettazione tra gli operatori delle Case di comunità e gli enti locali, gli uffici di piano, i cittadini e le associazioni del territorio e del terzo settore. I 558 medici di cure primarie (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici di continuità assistenziale), attraverso le Aft (aggregazioni funzionali territoriali), si integrano con i progetti dei Distretti e con i medici specialisti ambulatoriali, in alcuni casi anche con il loro ambulatorio situato all’interno delle Case di comunità.
- Eventi di promozione e di educazione alla salute per la collettività: 157 incontri pubblici testimoniano l’impegno e la presenza sul territorio. Le Case di comunità promuovono sani stili di vita in tutte le fasce della popolazione, con un riguardo particolare per gli anziani e i fragili.
Questi numeri non lasciano spazio a dubbi: le Case di comunità non sono «contenitori vuoti», ma strutture piene di vita, azione e cambiamento. Ogni accesso, visita e progetto realizzato viene tracciato e testimonia un impegno reale e quotidiano verso il miglioramento della salute e del benessere del territorio.
Attraverso dati e testimonianze concrete, emerge che i cinque Distretti sociosanitari dell’Asst Melegnano e Martesana rappresentano un modello di assistenza integrata e di prossimità capace di rispondere ai bisogni di una popolazione eterogenea e in continua evoluzione.
Per informazioni, orari, sedi e recapiti telefonici delle Case di comunità, si può consultare il sito istituzionale.
Si ringrazia Michela Mancini, dirigente Professioni sanitarie polo territoriale, e Daniela Luigia Invernizzi, direttore di Distretto Alta Martesana, per il contributo offerto alla nostra rubrica.