Il dibattito

Prolungamento M2: "I cittadini non vogliono il tram, ma la metro vera"

Interrogazione del Movimento Cinque Stelle in Regione per far tornare in auge il progetto originario del 2005

Prolungamento M2: "I cittadini non vogliono il tram, ma la metro vera"
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In un contesto in cui non è stato ancora ufficializzato da tutti gli enti coinvolti il finanziamento del mini Pfte del prolungamento della M2 tramite la metrotranvia leggera, il Movimento Cinque Stelle presenta il "carico da 90", chiedendo di rispolverare il progetto originario, datato 2005, che prevedeva la realizzazione di una vera e propria metropolitana, con l'80% del tracciato in sotterranea.

"Si torni a parlare di metropolitana"

Il consigliere regionale M5s Paola Pizzighini ha presentato oggi, venerdì 15 novembre 2024, un'interrogazione al Pirellone per chiedere di fatto un'inversione a U, alla luce soprattutto delle forti perplessità avanzate in primis dai Comuni di Brugherio e Carugate su un'ipotesi (la metrotranvia di superficie) considerata molto impattante per la viabilità ordinaria di Brugherio e per la previsione di tratti in viadotto per oltrepassare la Tangenziale Est e la zona dei centri commerciali di Carugate.

Ma coinvolti nell'opera pubblica che dovrebbe portare i binari da Cologno Monzese a Vimercate sono coinvolti anche i Comuni di Agrate Brianza e Concorezzo.

"La metrotranvia di superficie è impattante"

"Da decenni ormai il territorio di Monza e Brianza attende il prolungamento della M2, per migliorare l’essenziale collegamento con Milano - ha sottolineato Pizzighini - La cittadinanza vorrebbe vedere realizzato il progetto originario del 2005, che prevedeva l’80% del tracciato in sotterranea, mentre al contrario il progettuale attuale, modificato fra il 2018 e il 2020, prevederebbe una metrotranvia di superficie. Ho chiesto la revisione del progetto per tornare allo scenario originale, anche considerando le criticità sollevate dalla cittadinanza. L’infrastruttura di superficie interferisce pesantemente con il tessuto urbano: per questo i residenti preferiscono l’ipotesi sotterranea. La metrotranvia taglierebbe un quartiere di Brugherio in due, intersecando la viabilità stradale con possibile peggioramento del traffico già intasato. Sia a Carugate che a Brughiero viene anche criticato l’impatto paesaggistico dei previsti terrapieni e viadotti: in queste realtà già diversi consiglieri comunali si sono espressi criticamente sul progetto. La collocazione prevista per le fermate viene giudicata inefficace e inadatta a offrire una risposta adeguata alle esigenze di mobilità delle persone".

Ma c'è il problema dei costi proibitivi

Il problema è il progetto originario (quello della vera e propria metropolitana) era stato alla fine scartato per i costi considerati proibitivi. Da qui l'emergere dell'idea alternativa, che nonostante abbia ottenuto l'ok delle Amministrazioni locali non ha mai fatto venire meno perplessità e critiche. Il tutto in una sorta di dibattito praticamente infinito.

"Il tracciato sotterraneo non graverebbe sul traffico già intasato, anzi aiuterebbe a decongestionarlo offrendo un’alternativa comoda e utile alla mobilità su gomma, con ricadute positive anche sulla qualità dell’aria oggi troppo inquinata - ha proseguito il consigliere pentastellato - Inoltre non avrebbe impatti paesaggistici, se non di piccola entità, su un tessuto urbano sovraccarico. Per questi motivi come M5S chiediamo che Regione dia una risposta alla sacrosanta richiesta dei cittadini di veder realizzata un’opera secondo l’ipotesi originaria, che era stata saggiamente studiata e ponderata".

Ma, come detto, alla fine era stata accantonata.

Commenti
Beppe

Se pagano i 5S va bene.

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