Compra un iPhone fasullo a Melzo: ecco come sventare la truffa
Il compratore pensava di aver fatto un affare, invece si trattava di un dispositivo identico nell'aspetto, ma "bidone"... era persino Android
La sua video denuncia sui social ha riscosso oltre un milione di visualizzazioni, diventando un contenuto "virale" su piattaforme come TikTok e Instagram. Ma Soufian Idrissi, titolare del negozio Mega-Phone di via Matteotti a Melzo, non cercava notorietà, semplicemente voleva mettere in guardia ignari compratori nel non cadere nella truffa dell’iPhone. O meglio dell’iPacco visto che si tratta di un vero e proprio bidone.
La truffa dell' iPhone fasullo
Il 28enne ha aperto il suo negozio in centro storico nel settembre del 2023 e in poco tempo è diventato un punto di riferimento per molti. A fine settembre, intorno alle 11, un uomo, straniero, si è presentato al suo bancone con uno smartphone nuovo di pacca.
Un dispositivo dal valore di mercato di circa 750 euro che questo ragazzo mi ha detto di aver acquistato per 200 da una coppia di individui che lo aveva fermato in mezzo alla strada a Melzo. Per convincerlo gli hanno dato anche una ricevuta falsificata di MediaWorld spacciandola per una sorta di garanzia.
ha raccontato Soufian. L’ingenuo passante ci è cascato con tutte le scarpe e, convinto di aver fatto l’affare, non ha esitato ad acquistare lo smartphone. Peccato che quando si è recato nel negozio di via Matteotti per la configurazione si è reso conto di essere stato truffato.
Come capire che è un "pacco"
Esteticamente poteva anche assomigliare a un iPhone originale, ma anche senza aprirlo mi sono reso subito conto che era un falso. Di solito questo tipo di telefoni della Apple non sono incellofanati, ma hanno solo degli adesivi di chiusura direttamente sulla scatola. Inoltre è abbastanza improbabile che un venditore ti fermi per strada per cederti un iPhone a un prezzo così basso. Per l’ansia di risparmiare o di fare affari si rischia di finire nei guai.
ha proseguito il commerciante. Anche perché non sono rari i casi di truffe tentate, specialmente a scapito di stranieri o persone anziane.
A Melzo era già accaduto e mi hanno raccontato di episodi simili anche a Vaprio e Inzago. Il mio consiglio per evitare brutte sorprese è sempre di rivolgersi a negozi e rivendite vere e proprie, che rilascino garanzie anche quando si acquista tecnologia di seconda mano o ricondizionata. Purtroppo molti clienti mi hanno segnalato problemi anche con portali di e-commerce o con gruppi Facebook di vendita e scambio, perché magari a distanza di poche settimane ci si rende conto che il telefono che si è acquistato ha problemi o non funziona.
Il consiglio, oltre a diffidare di venditori improvvisati, è di controllare sempre bene il prodotto.
Apritelo davanti a chi ve lo propina, fate una verifica sulla velocità della schermata e provate a sincronizzare il vostro profilo. Questo è il primo passo per evitare brutte sorprese.