Il garage trasformato in "grotta" dei 40... derubati
I militari di Cologno Monzese hanno riconsegnato la refurtiva trovata in un garage di Rodano
La "grotta" di Alì Babà di fatto c’era: un box a Rodano pieno zeppo di refurtiva. Solo che invece dei 40 ladroni della famosa favola persiana i Carabinieri della Tenenza di Cologno Monzese sono riusciti a risalire ad altrettanti derubati, a cui erano state forzate le portiere e i bagagliai delle auto in sosta.
Il garage pieno zeppo di refurtiva
I militari hanno rintracciato ben 39 persone che nei mesi scorsi avevano presentato denunce per furto tra Milano e Hinterland, riconsegnando loro gli averi trovati nella disponibilità di una coppia di fratelli di 42 e 47 anni che erano stati arrestati a maggio con l’accusa di furto e ricettazione.
Dentro c'era di tutto
I Carabinieri colognesi, dopo il loro fermo, erano arrivati a un garage ubicato a Rodano, in via Papa Giovanni XXIII, all’interno del quale era stipato un po’ di tutto: pc portatili, tablet, smartphone, orologi, borse, portafogli, una grande quantità di zaini e (non ultime) una consolle da dj e una costosa chitarra elettrica Fender Stratocaster. A ciò si aggiungevano chiavi alterate, grimaldelli e altri arnesi da scasso e del "mestiere".
L'indagine dei Carabinieri
I fratelli, specializzati soprattutto in furti fuori dai locali (approfittando che spesso i clienti, prima di entrare, lasciando giubbotti e altri beni nei bagagliai) erano stati fermati dopo aver fatto un pieno a scrocco nell’area di servizio di Cologno della Tangenziale Est, utilizzando la carta di credito rubata poco prima a una 24enne. Da quell’indizio (il rifornimento di benzina) e da altri, anche scandagliando i sistemi di videosorveglianza, l’Arma era giunta a identificare il 42enne e il 47enne, oltre che l’autorimessa di Rodano strapiena di oggetti trafugati.
La riconsegna del maltolto
Non è stato facile il lavoro per incrociare le denunce all’abbondante refurtiva, dando un volto a ogni singolo derubato e collegandolo al bene trafugato. Alla fine in 39, convocati presso la caserma di via Calamandrei, sono riusciti a riottenere il maltolto, ringraziando l’Arma per l’impegno.
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