Frate di Gorgonzola a rischio scomunica: "Bergoglio? E' l'antipapa"
Padre Giorgio Maria Farè, carmelitano, è stato già ammonito dal suo ordine per le frasi pronunciate durante un'omelia
Scomunica in arrivo per padre Giorgio Maria Farè, 51 anni, cresciuto all'oratorio di Gorgonzola. La sua tesi? "Bergoglio è l'antipapa".
Frate di Gorgonzola a rischio scomunica: "Bergoglio? E' l'antipapa"
E' stato ammonito e presto, seguendo la sorte di altri sacerdoti che hanno rilanciato le stesse teorie, potrebbe essere scomunicato. Padre Giorgio Maria Farè, 51 anni, frate carmelitano scalzo di Gorgonzola (cresciuto all'oratorio San Luigi), non ha infatti usato troppi giri di parole: "Bergoglio non è il Papa, ma usurpa il trono di Pietro". Secondo il carmelitano gorgonzolese, dunque, Papa Francesco sarebbe in realtà un antipapa.
Lo ha detto nel corso di un'omelia trasmessa anche sul canale Youtube di Andrea Cionci - Codice Ratzinger, rilanciando una teoria radicata in alcuni ambienti cattolici ultraconservatori secondo cui, l'11 febbraio 2013, Benedetto XVI non si sarebbe dimesso, abdicando, ma avrebbe in realtà lasciato la "sede impedita", circostanza che si verifica quando in una diocesi o una Chiesa particolare l'ordinario sia impossibilitato per cause esterne a svolgere il proprio ministero. In sostanza, quindi, le dimissioni di Ratzinger non sarebbero valide.
"Bergoglio non è il Papa e non lo è mai stato - ha detto durante la sua omelia padre Farè, ordinato sacerdote nel 2001 - E' inoltre caduto in varie eresie, cosa che prova come la sua elezione è invalida in base al dogma dell'infallibilità del Papa. I cardinali creati prima del 2013 devono intervenire per salvaguardare la Chiesa e convocare il conclave per proclamare il nuovo Papa".
Frasi che sono costate al frate gorgonzolese l'ammonizione da parte del padre generale Miguel Marquez, consegnata a metà ottobre da padre Renato Dall'Acqua, del commissariato di Lombardia dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi. E ora il tempo per ritrattare queste tesi, entro fine mese, sta per scadere. Poi la procedura prevede appunto la scomunica.
Tesi che riprendono in buona parte quelle di don Alessandro Minutella, già scomunicato dal vescovo di Livorno, del giornalista Andrea Cionci, autore proprio del libro "Codice Ratzinger", e di don Fernando Maria Cornet, autore di "Habemus antipapam? Indagine in onore della Verità", attualmente a processo per scisma nella Chiesa cattolica.
"Dalla morte di Ratzinger, nel 2022, non c'è un Papa legittimo - ha proseguito Farè nella sua omelia - Bergoglio lo ha sempre saputo, tutti i suoi atti sono dunque nulli, soprattutto la creazione dei cardinali. La Chiesa è un ostacolo ai piani di alcuni gruppi di potere globalisti, che vogliano creare un mondo ideologizzato in cui la sovranità nazionale viene ridotta. Per questo la massoneria vuole sovvertire la Chiesa, lo fa da due secoli e lavora per avere un Papa favorevole all'agenda massonica".