Tribunale

Truffatori d'anziani a processo: un imputato si sente male e salta l'udienza

Un 64enne e un complice di 40 anni avevano derubato una 85enne di Cologno Monzese: bottino da 10mila euro tra contanti e gioielli. Si erano finti tecnici dei caloriferi

Truffatori d'anziani a processo: un imputato si sente male e salta l'udienza
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Avevano intercettato la vittima predestinata mentre stava facendo rientro nella sua casa di Cologno Monzese. "Siamo dei tecnici dei caloriferi, ci ha mandato il suo amministratore di condominio", avevano detto.

Truffatori a processo, ma uno si sente male

Per la truffa ai danni di una colognese di 85 anni, un 64enne italiano e un 40enne di origini rumene sono finiti a processo al Tribunale di Monza, avvalendosi del rito abbreviato. Venerdì 18 ottobre 2024 era fissata l’udienza davanti al gup, ma alla fine è stato disposto un rinvio a marzo 2025, in quanto l’imputato più anziano ha addotto "gravi motivi di salute" per giustificare la sua assenza in aula.

L'arresto dopo l'ennesimo colpo

I due malviventi, che ora si trovano agli arresti domiciliari, erano stati raggiunti ad agosto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a seguito di un’indagine condotta dalla Squadra mobile di Torino.

Anziana derubata: via contanti e gioielli (anche a sfondo religioso)

Il raggiro aveva fruttato alla coppia di balordi un bottino da 10mila euro tra gioielli e contanti. La donna aveva raccolto i soldi (620 euro in contanti) e i monili che teneva nell’abitazione: un orologio, una parure completa, diversi orecchini, la fede nuziale e alcune collane con effigie a sfondo religioso, riportanti i volti della Madonna e di Papa Giovanni XXIII.

"Metta tutti i suoi averi sotto il cuscino"

Come richiesto dai malviventi, aveva posizionato tutto sotto il cuscino del letto. Questo perché i truffatori, che si erano presentati con uno strumento dotato di antenna e luce rossa lampeggiante, la terrorizzarono spiegandole che i suoi averi sarebbero andati persi a causa di una perdita che, con un incendio, avrebbe potuto mandare tutto in fumo. Ma questo altro non era che un copione, uno dei tanti utilizzati dai malintenzionati.

Poi la fuga interrotta dalla Squadra mobile

Approfittando di un attimo di disattenzione dell’85enne, che era uscita dalla camera da letto, i truffatori se l’erano data a gambe con il bottino, salendo a bordo di un’auto (una vecchia Fiat Idea) parcheggiata nei pressi dell’abitazione della donna. Peccato (per loro) che ad attenderli in strada ci fossero i poliziotti torinesi, che avevano puntato loro addosso gli occhi dopo una serie di furti simili commessi nell’hinterland del capoluogo piemontese. Sotto l’automobile utilizzata per spostarsi, infatti, gli investigatori avevano posizionato un localizzatore Gps.

In tutto, sommando i "proventi" dei raggiri commessi tra Piemonte e Lombardia, erano riusciti a racimolare circa 33mila euro.

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