Frana che blocca l'Alzaia del Naviglio: audizione in Regione Lombardia per fare chiarezza
L'assessore regionale Lucente: "Fondamentale quantificare l'entità del danno e i costi per la sistemazione"
E' ormai da maggio che il tratto di Alzaia del Naviglio che collega Cornate d'Adda e Paderno d'Adda è interrotto a causa di una frana di vaste dimensioni che ha reso impraticabile la strada ciclopedonale. Oggi in Regione Lombardia si è tenuta una Commissione territorio per affrontare proprio questo tema. Una problematica che ha ripercussioni anche sul turismo dei Comuni dell'Adda che si affacciano sul corso d'acqua
Una Commissione sull'Alzaia del Naviglio
La Commissione Territorio, presieduta da Jonathan Lobati (FI), ha incontrato questa mattina l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente e il direttore del Consorzio Est Villoresi Valeria Chinaglia per confrontarsi sulla situazione provocata dalla frana lungo l’Alzaia del Naviglio lo scorso maggio che ha interrotto il percorso ciclopedonale, provocando pesanti ricadute sul territorio sia sotto il profilo turistico che ricettivo.
L’audizione di oggi è stata richiesta dal Pd e firmata dai consiglieri Gian Mario Fragomeli, Alfredo Simone Negri e Luigi Ponti:
Nostro obiettivo è chiarire i tempi di ripristino del tratto attualmente inagibile. La frana ha interrotto completamente l’alzaia del Naviglio, causando il cedimento del terreno, il crollo della strada e del guard rail. Quella di cui parliamo è una via di collegamento importante sia per i residenti che per i ciclisti. Va aperto un tavolo con le Istituzioni e i soggetti interessati per quantificare realmente il danno, verificare la volontà di compartecipazione alla ricostruzione e valutare i possibili soggetti attuatori dell’intervento
ha detto Fragomeli.
E’ un percorso importante e inserito in un progetto ancora più ambizioso. Per questo è necessario ripristinarlo e trovare le risorse per farlo. Valutiamo, se è possibile reperire i finanziamenti necessari anche attraverso l’uso di Fondi Interreg e i canoni concessori per l’utilizzo delle centrali idroelettriche. Potrebbe essere questo il modo per recuperare i soldi da investire per risistemare il Naviglio.
ha sottolineato Giacomo Zamperini (FdI).
Nei giorni scorsi abbiamo chiesto all’UTR Brianza di farci sapere quante risorse può mettere a disposizione, ma la stima dei danni va quantificata con più precisione e restiamo in attesa di una risposta. La Regione non si tira indietro: abbiamo coinvolto l’assessorato al Territorio e riteniamo necessario fare la stessa cosa con gli assessorati che si occupano di agricoltura e turismo.
ha detto l’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente.