Anniversario

Don Giancarlo di Inzago, da 55 anni al servizio di Dio

Il religioso condividerà con la comunità il raggiungimento di questo traguardo durante la Festa della Madonna del Santo Rosario

Don Giancarlo di Inzago, da 55 anni al servizio di Dio
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Don Giancarlo Mapelli da 55 anni è sacerdote di Gesù Crocifisso e ricorderà questo importante traguardo nel corso della Festa della Beata Vergine del Santo Rosario che si terrà domenica 13 ottobre 2024 a Inzago.

Un anniversario da festeggiare

Nello spirito voluto da don Giovanni Folci, riconosciuto Venerabile Servo di Dio da Papa Francesco il 30 settembre 2015 e fondatore dell’Opera Divin Prigioniero di Valle di Colorina in provincia di Sondrio, in questa opera presta il suo apostolato don Giancarlo, sacerdote inzaghese che durante le celebrazioni della Festa della Madonna del Santo Rosario ricorderà sull’altare l’ordinazione presbiteriale.

Nato a Inzago il 6 dicembre 1942 e ordinato presbitero il 16 marzo 1969, don Giancarlo ha ricoperto molti incarichi di responsabilità nella chiesa valtellinese.

Oltre a Valle di Colorina, di cui è stato parroco, è stato collaboratore nell’Istituto Santa Croce di Como, una residenza per sacerdoti anziani dell’opera don Folci, dove oggi è ospite.

Negli anni del suo ministero, è stato anche responsabile della comunità pastorale di Cedrasco, Fusine e del Santuario dedicato all’Opera Divin Prigioniero di Valle di Colorina.

Ho condiviso il senso di appartenenza alla nostra opera a favore della formazione dei ragazzi, fondata da don Giovanni Folci, dopo che lui stesso, da cappellano militare, ha visto morire sul fronte di guerra molti giovani e padri di famiglia

ha spiegato il sacerdote.

Don Giancarlo ricorda anche con affetto don Marco Granoli, un altro inzaghese suo confratello: i due sono stati uniti da un comune percorso vocazionale in parrocchia, negli oratori e con gli adolescenti.

Don Marco è scomparso il 26 marzo del 2020 a causa del Covid.

A lui mi legava, oltre al paese di Inzago, anche un senso di comune appartenenza alla nostra famiglia valtellinese a cui ha voluto bene. Ringrazio i miei famigliari, che mi hanno sempre sostenuto. Un ricordo va a don Domenico Boga, mio primo maestro di fede, che ho incontrato sul mio lungo cammino. Ricorderò sull’altare i tanti inzaghesi che il Signore mi ha fatto incontrare in paese e in Valle Colorina nel mio percorso sacerdotale, con i quali ho condiviso, oltre a momenti di tempo libero, orientamenti vocazionali e valori di fede che hanno aiutato la loro scelta di vita

ha detto don Giancarlo.

In tanti anni di apostolato, don Giancarlo ha lasciato una grande impronta nella comunità di Colorina, come ricordano autorità civili e parrocchiani del Comune della provincia di Sondrio.

Instancabile nel servizio pastorale, nell’educazione e formazione delle famiglie e dei ragazzi, nelle opere sociali, nella conservazione delle tradizioni e della cultura agricola e contadina, don Giancarlo è una persona dal sorriso accogliente. Una presenza rassicurante con una fede semplice e profonda, che esprime una grande senso di gioia e l’amore per Cristo.

Un sacerdote che ha servito con umiltà e passione anche in momenti di difficoltà le sue comunità e la vigna del Signore, sperimentando la forza della sua presenza nel dono della speranza, anche quando l’Adda alcuni anni fa, rompendo gli argini, aveva creato gravi danni al Santuario e alle famiglie del paese.

Non ho nulla di speciale da consegnare agli inzaghesi. Dico solo questo: pregate Gesù vivo e presente nell’Eucaristia che è la ragione vera della nostra comune appartenenza alla sua Chiesa

ha concluso il religioso.

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