Commemorazione

Tre Carabinieri uccisi in servizio: 45 anni dopo il ricordo di chi arrestò l'assassino

Era il 9 ottobre 1979 quando il maresciallo Michele Campagnuolo, l'appuntato Pietro Lia e il carabiniere Federico Tempini furono trucidati da Antonio Cianci a Liscate, sull'asfalto della Sp14

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Era il 9 ottobre del 1979 quando tre Carabinieri di servizio alla Stazione di Melzo - il maresciallo Michele Campagnuolo, l'appuntato Pietro Lia e il Carabiniere Federico Tempini - furono giustiziati in mezzo alla Sp14 dopo un posto di blocco. A sparare fu Antonio Cianci, all'epoca ventenne che bazzicava tra Melzo e Pioltello. 45 anni dopo la memoria rivive ancora a Liscate, nel luogo dell'omicidio, là dove sorge una lapide dedicata alla loro memoria.

La commemorazione dei Carabinieri morti

oggi, mercoledì 9 ottobre 2024, si è tenuto il tradizionale momento di commemorazione organizzato dal sindaco di Liscate Lorenzo Fucci in collaborazione con la sezione di Melzo dell'Associazione Nazionale Carabinieri guidata da Felice Vizzielli. Alla presenza dei soci dei gruppi della Martesana, dei sindaci e amministratori dei Comuni limitrofi (Melzo, Truccazzano, Vignate e Siziano), delle associazioni combattentistiche e d'arma, ma soprattutto dei familiari dell'appuntato Lia e del carabiniere Tempini,  si è tenuta la benedizione della targa da parte del parroco di Liscate don Roberto Nolli.

A rappresentare l'Arma il comandante della Compagnia di Pioltello, il maggiore Francesco Berloni, insieme al comandante della Stazione di Melzo, il luogotenente Francesco De Plma, oltre che i militari di rappresentanza in alta uniforme. Presente anche Francesco Spano, sovrintendente capo Polizia penitenziaria e presidente provinciale dell' Anppe di Lodi e il comandante della Polizia Locale dell'Unione dei Comuni Adda Martesana Salvatore Guzzardo.

Il loro sacrificio è un esempio

Una commemorazione alla presenza dei familiari che ha posto l'attenzione sull'esempio che questi militari, uomini delle istituzioni, hanno rappresentato e tutt'ora rappresentano per chi indossa quella divisa. Come ha ricordato anche il sindaco Fucci nel suo discorso.

Oggi ricordiamo chi ha dato la propria vita per tutti noi. Sicuramente quel giorno, durante quel posto di controllo, non erano consapevoli del pericolo che li attendeva, ma erano consci dei rischi che ogni giorno affrontavano nell'esercizio del loro servizio. Devono essere ricordati come modelli ed esempi per le nuove generazioni, specialmente per i Carabinieri che ancora oggi continuano la propria attività silenziosa, ma fondamentale per il  nostro territorio.

Il ricordo di chi arrestò Cianci

Presente alla commemorazione anche il maresciallo in congedo Pietro Marocco, attuale membro dell'Anc di Pioltello, che nel 1979, quando era ancora appuntato, fu tra coloro che parteciparono alla cattura e all'arresto dell'assassino dei tre Carabinieri, trovato a Pioltello con ancora addosso le pistole con cui aveva commesso l'efferato omicidio.

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