Il Centro tessile di Cernusco sul Naviglio va in Parlamento a lanciare un grido d'allarme
"Il Pronto Moda, un pilastro dell’eccellenza italiana, si trova oggi a dover affrontare una crisi che rischia di piegare, insieme all’industria della moda, migliaia di famiglie"
I rappresentanti del Centro tessile Milano di Cernusco sul Naviglio martedì 17 settembre 2024 sono stati ascoltati a Roma in Parlamento a far sentire la propria voce sulla situazione drammatica che stanno vivendo.
La crisi del pronto moda
Così la società in una nota:
Il Pronto Moda, un pilastro dell’eccellenza italiana, si trova oggi a dover affrontare sfide che non hanno precedenti. Il Covid-19, unitamente alla complessa situazione geopolitica attuale, ha determinato una crisi che rischia di piegare, insieme all’industria della moda, le migliaia di famiglie che dipendono da essa.
Sono intervenuti a Roma in una conferenza stampa che si è tenuta presso la Camera dei Deputati Jacopo Giuliani (presidente di Centro tessile Milano, nella foto in evidenza), Donatella Vertua (responsabile della comunicazione di Centro tessile e consigliera di Federmoda) ed Elisabetta Guzzi (senior manager di Centro tessile Milano). Ad affiancarli c'era l'onorevole Fabio Pietrella (commissione Attività produttive, Commercio e Turismo).
Uno dei poli più grandi d'Italia
La premessa è che il polo cernuschese è uno dei più grandi d'Italia con un fatturato annuo di 200 milioni di euro e 800 addetti. Ogni giorno accoglie in media 1.200 visitatori. Così Giuliani, Vertua e Guzzi:
La crisi non riguarda soltanto l’abbigliamento, ma anche accessori e tessuti, richiedendo un intervento deciso e mirato.
Nello specifico, risulta necessario fornire aiuti specifici per sostenere le piccole e medie imprese del settore, intervenire sui grandi centri commerciali, che necessitano di una regolamentazione più stringente dopo un periodo di espansione e rivedere le dinamiche della vendita online, che spesso operano al di fuori delle regole.
Infine, non è possibile ignorare la concorrenza delle grandi aziende dell’Est asiatico, che minaccia la produzione locale.
Protocollato un documento
I rappresentanti del Centro tessile hanno prodotto un documento, rimasto agli atti presso la Camera dei Deputati, all’interno del quale sono discusse numerose tematiche: internazionalizzazione, sviluppo ecosostenibile, svalorizzazione del magazzino, valorizzazione del made in Italy, analisi della concorrenza online e detrazioni per spese effettuate nei negozi di vicinato.
Ancora Giuliani, Vertua e Guzzi:
Crediamo fermamente nella forza del made in Italy e siamo pronti a lavorare insieme per garantire un solido futuro al nostro settore.
Il nostro è un percorso iniziato negli anni '80, quando si è avvertita l'esigenza di creare consorzi e fare sistema. Oggi, più che mai, è fondamentale unire le forze per affrontare insieme le complesse sfide del presente.