interrogatorio

"Giravo con la pistola perché ho saputo che qualcuno mi vuole fare la pelle"

Andrea Beretta dal letto di ospedale del San Raffaele non ha risposto alle domande del pm, ma ha reso dichiarazioni spontanee sull'omicidio di Cernusco sul Naviglio

"Giravo con la pistola perché ho saputo che qualcuno mi vuole fare la pelle"
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Girava armato perché sapeva che la sua vita era in pericolo. Queste le parole che Andrea Beretta, leader storico della Curva Nord dell'Inter, reo confesso dell'omicidio di Antonio Bellocco avvenuto ieri, mercoledì 4  settembre 2024 a Cernusco sul Naviglio, ha ricolto al pm Paolo Storari nell'interrogatorio di garanzia che si è tenuto ieri direttamente all'ospedale San Raffaele dove è piantonato in stato di arresto.

L'omicidio davanti alla palestra

I due si erano incontrati all'interno della palestra dove Beretta si stava allenando e inizialmente il confronto sarebbe  stato senza tensioni. La violenza è esplosa all'esterno, quando i due si sono ritrovati in auto. La lite è degenerata e Bellocco avrebbe estratto la pistola e sparato alcuni colpi al suo assistito,  che si è difeso con un coltello colpendo a morte il rivale brandendo un coltello.

Beretta è rimasto ferito a un'anca da un proiettile partito da una pistola che era in suo possesso. E' stato operato nelle ore successive all'omicidio ed è ora in condizioni definite tranquillizzanti.

"L'ho colpito da sette a dieci volte"

Beretta ha preferito non rispondere alle domande del magistrato, preferendo rilasciare solo dichiarazioni spontanee.

Dopo avermi disarmato, ha cominciato a sparare, ho tirato fuori il coltello e l'ho colpito da sette a dieci volte.

Secondo il suo resoconto, tra lui e Bellocco erano volate parole grosse e quest'ultimo avrebbe anche rivolto minacce di morte a lui e alla sua famiglia. Per quello Beretta avrebbe estratto la pistola, nell'intento di intimidirlo.

Bellocco però, avrebbe afferrato l'arma e se ne sarebbe impossessato, iniziando a sparare. Beretta a quel punto, sempre secondo la sua versione dei fatti, ha estratto il coltello e lo ha colpito mortalmente.

Giravo con la pistola perché ho saputo che qualcuno mi vuole fare la pelle

Così Beretta avrebbe giustificato il suo possesso di armi. Ha ribadito di avere agito per difendersi, come aveva riferito nei primi momenti in cui era arrivato in ospedale al suo avvocato Mirko Perlino.

 

 

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