Dopo sei mesi ha riabbracciato i suoi amati cani
Gli otto pitbull erano stati posti sotto sequestro dall’Ats perché il luogo in cui vivevano a Cassano d'Adda non era stato ritenuto idoneo. Ora hanno una nuova casa
Il protagonista aveva minacciato di suicidarsi se non glieli avessero restituiti, poi è riuscito a risolvere la questione rispettando le norme.
Daniel è tornato a stare con la sua "famiglia" pelosa
Ci sono voluti sei mesi, dei lavori e un cospicuo investimento economico, ma finalmente Daniel Manole ha potuto riabbracciare i suoi amati otto pitbull, che erano stati sequestrati a febbraio.
Sono l’uomo più felice del mondo. Ho perso le battaglie iniziali, ma alla fine ho vinto la guerra. Ora ho davvero tutto quello che voglio, ho riavuto i miei “bimbi” e la famiglia è tornata a essere unita
ha spiegato.
La vicenda aveva avuto inizio quando i suoi adorati amici a quattro zampe gli erano stati portati via, ritenendo che Cascina Binaga, il posto in cui vivevano con il 44enne di origine rumena, residente a Cassano d'Adda dal 2007, non fosse idoneo. Così per protesta Manole era salito sul tetto dell’edificio e aveva minacciato di gettarsi nel vuoto.
Gli animali erano stati posti sotto sequestro e portati al canile sanitario dell’Agenzia di tutela della salute (Ats), che non aveva ritenuto la cascina cassanese sicura per gli animali e per i passanti. L’essere salito sul tetto del rudere, che ha una struttura pericolante, con il rischio che potesse cadere o che cedesse la copertura aggiunto alla minaccia di suicidio, aveva scatenato una mobilitazione generale delle Forze dell’ordine.
C’erano volute oltre tre ore per convincerlo a scendere, ma alla fine tutto si era risolto per il meglio. O quasi.
Da allora Manole ha combattuto ogni giorno per riavere i suoi amati animali.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 31 agosto 2024.