"L'ha uccisa a caso. Sharon Verzeni si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato"
Il presunto killer reo confesso aveva minacciato con il coltello anche altri due ragazzini, poi aveva desistito. L'appello: "Presentatevi ai Carabinieri"
Non c'è alcun collegamento tra il presunto killer di Sharon Verzeni e la vittima. Sono le conclusioni delle indagini coordinate dalla Procura di Bergamo dopo l'arresto del sospetto colpevole, tra l'altro reo confesso.
Indagini lunghe e complesse, poi l'arresto
Così la procuratrice aggiunta Maria Cristina Rota
Le investigazioni sono state lunghe e complesse e non erano agevolate dalla presenza di schieramenti di tv e giornali.
Stanotte al termine di serratissime indagini è stato arrestato il signore che si è visto allontanarsi in bicicletta nella nottata del delitto.
Ha prima reso spontanee dichiarazioni confermate poi in sede di interrogatorio con l'assistenza del difensore
Alle indagini hanno lavorato i Carabinieri del Comando provinciale di Bergamo, quelli della stazione di Calusco, i Ros e i Ris di Parma
La testimonianza
Il magistrato ha spiegato che l'attività di indagine è stata agevolata anche dalla collaborazione di due cittadini stranieri regolari in Italia che si sono presentati spontaneamente dai Carabinieri e hanno riferito ciò a cui avevano assistito e notato come strano la sera del delitto.
Importante anche l'analisi delle tantissime telecamere (circa 80) non solo di Terno, ma anche dei Comuni vicini grazie alle quali è stato possibile tacciare l'intero percorso di avvicinamento e allontanamento del ciclista nella via scenario del crimine.
Un lavoro che ha richiesto molti giorni. Le immagini acquisite occupano circa 15 terabyte di spazio.
L'arma del delitto
L'arrestato, arrestato alle 4.30 di oggi venerdì 30 agosto 2024, ha consegnato sia gli abiti che indossava la sera dell'omicidio, sia i coltelli. Ancora Rota:
Uno in particolare (che aveva in casa) è già nella disponibilità dei Ris e riteniamo che sia stato quello usato per uccidere la signora Verzeni, sulla base della larghezza della lama compatibile con le ferite sul corpo
L'appello a due ragazzini
Quella sera il 31enne accusato del delitto si sarebbe trovato a Terno d'Isola armato del coltello. Prima avrebbe puntato la lama verso una donna, ma a distanza, poi avrebbe minacciato due adolescenti e infine, una volta individuata la barista di Brembate, si sarebbe avventato su di lei, infliggendole prima le coltellate da tergo, poi altre una volta a terra. Ha proseguito il magistrato:
Secondo quanto riferito dallo stesso presunto autore del delitto i due ragazzi erano presenti sulla scena del crimine e a oggi non si sono presentati.
Li invito a presentarsi ai Carabinieri per riferire se effettivamente erano presenti.
"Nel posto sbagliato al momento sbagliato"
Secondo il magistrato si valuterà la capacità psichica del soggetto incriminato.
Non c’è stato alcun movente. Vittima e assassino non si conoscevano. Non risulta che si siano mai visti.
La signora Verzeni era nel posto sbagliato al momento sbagliato
La anche riferito che l'arrestato non ha precedenti, ma è in corso un procedimento a suo carico per maltrattamenti a danno della mamma e della sorella verso la quale avrebbe puntato alle spalle un coltello.
Ha perciò invitato a rispettare il dolore, non solo dei familiari di Sharon Verzeni, ma anche di quelli del presunto assassino, diverso, ma non meno profondo.