Melzo taglia le corse del bus interno: troppi autobus "vuoti"
La razionalizzazione prevede la cancellazione delle corse meno utilizzate, con un netto risparmio per le casse comunali
Quante volte si è sentita la frase "il buon amministratore deve essere come un padre di famiglia, attento alle spese per far quadrare i conti". Beh, questo principio è stato applicato a Melzo per quanto riguarda il servizio del trasporto pubblico locale con una netta riduzione delle corse, dei chilometri percorsi e anche dei costi.
A Melzo si tagliano le corse
Un taglio non casuale, ma frutto di una costatazione empirica: in certi orari gli autobus della linea E51 che collega le diverse vie della città giravano vuoti o con un solo passeggero. Soldi pubblici sprecati, per non parlare poi dell’aspetto ambientale con l’inquinamento prodotto dal veicolo per un servizio non necessario.
Così, nei mesi scorsi, l’Ufficio tecnico si è messo al lavoro con Autoguidovie, l’azienda che ha in gestione l’appalto, e con la Giunta per effettuare una ricognizione sul servizio e valutare dove intervenire in un’ottica di razionalizzazione.
Razionalizzare le corse
"La prima proposta che ci era stata fatta prevedeva la sospensione degli autobus per tutto il mese di agosto, ma abbiamo valutato di salvaguardare coloro che utilizzano la linea specialmente negli orari lavorativi", ha spiegato il vicesindaco con delega ai Trasporti Lino Ladini.
Il risultato finale è stato la stipula di un nuovo contratto con una cospicua variazione rispetto a quanto sancito nel 2019. A fronte di un costo chilometrico rimasto inalterato (3,40 euro a chilometro), la distanza complessiva da percorrere si riduce nettamente: 49.215 chilometri rispetto ai 60.712 precedenti che, tradotto in soldi, significa una riduzione del 18,94% pari a un risparmio di 43mila euro. A partire dal 2025, visto che per gli ultimi due trimestri del 2024 è prevista una riduzione di spesa di circa 13mila euro.
Tutelate le fasce orarie più utilizzate
Abbiamo mantenuto le corse più frequentate in orario scolastico, ma non aveva senso vedere i bus girare vuoti per la città. Anche perché, va sottolineato, questo servizio pesa sulle tasche di tutti i cittadini. Il costo del biglietto non copre certo le spese e farsi carico di onerosi costi a fronte di pochissimi utenti non era logico. Non dimentichiamo poi l’aspetto ambientale: tagliando le corse si riducono anche le emissioni inquinanti prodotte nel nostro Comune.
ha aggiunto il sindaco Antonio Fusè. La revisione del Tpl potrebbe comportare qualche cambio di abitudine da parte degli utenti, "ma non pensiamo che avrà conseguenze particolari", ha concluso il sindaco.
Un cambio di paradigma
Si tratta della seconda modifica apportata dall’Amministrazione a guida Fusè. Già nel 2019, nel primo mandato, il contratto era stato ritoccato, ma in aumento, visto che era stato deliberata una revisione delle percorrenze in incremento del 29,62% (per normativa è prevista la possibilità di rideterminare il servizio in aumento o diminuzione di una percentuale che varia dal 3 al 30%).
All’epoca la scelta era stata fatta in particolare in prospettiva di un maggiore utilizzo da parte della popolazione scolastica. Ca anche detto che nel 2020 con la pandemia sono cambiate le abitudini anche dei pendolari che, dati alla mano, sono diminuiti specialmente nel contesto locale prediligendo altre forme di spostamento come, per esempio, la bici o il Piedibus per il trasporto scolastico.