Sequestrata fabbrica illegale di sigarette in Martesana: operai reclusi nei capannoni
Sigilli della Guardia di Finanza a un complesso di edifici industriali a Rodano. I lavoratori avevano risposto a degli annunci per un impiego stagionale
Gli annunci online ai quali avevano risposto parlavano di un "lavoro ben retribuito", fino a 3mila euro al mese. Alla fine si sono trovati letteralmente segregati all'interno di una serie di capannoni, senza stipendio e senza avere la possibilità di uscirvi e controllati con un sistema di videosorveglianza.
Blitz della Guardia di Finanza a Rodano
La Guardia di Finanza, entrata in azione a Rodano, si è trovata davanti a una vera e propria fabbrica illegale di sigarette. Il blitz è stato eseguito il 6 agosto, ma la notizia è stata diffusa dagli inquirenti solo oggi. Lo ha riportato l'Ansa.
La scoperta di una fabbrica illegale di sigarette
Le Fiamme gialle, una volta varcato il cancello del complesso produttivo, si sono trovati davanti locali con macchinari professionali e un'ala allestita ad alloggio per gli operai. Ne sono stati trovati undici, quasi tutti di nazionalità bielorussa, che sono stati arrestati e poi liberati su disposizione del Gip di Milano.
Gli operai arrestati e poi liberati: "Sono vittime"
Se da un lato, infatti, sono responsabili del reato di contrabbando e contraffazione, dall'altro sono vittime di "una organizzazione criminale a carattere transnazionale", ha evidenziato il giudice per le indagini preliminari, che ha comunque convalidato i fermi e il sequestro della fabbrica illegale, come chiesto dal pm titolare del fascicolo.
Il maxi sequestro di tabacco
L'area industriale di Rodano finita al centro del blitz aveva ospitato prima un deposito di fuochi d'artificio e ora versa in un grave stato di incuria. Tuttavia la fabbrica illegale di sigarette procedeva a pieno regime. Erano stipate numerose macchine per la lavorazione del tabacco, la fabbricazione di sigarette, il confezionamento di pacchetti e stecche con marchio "Marlboro" e "Winston", con etichette in lingua inglese sprovviste del contrassegno dei Monopoli di Stato.
Sono stati sequestrati 3.510 chili di tabacco lavorato e 52mila sigarette, suddivise in 104 colli da 50 stecche ciascuno, per un peso di 1.040 chilogrammi.
Attirati in Italia con offerte di lavoro allettanti, poi...
Secondo la ricostruzione fatta dalla Procura e dalla Finanza, gli undici operai hanno risposto all'annuncio per un lavoro stagionale, pagato 2.500/3.000 euro al mese, quanto un loro stipendio annuale nel Paese d'origine, ma già durante il viaggio verso l'Italia (a luglio, divisi in tre gruppi) erano stati loro sequestrati i cellulari.
Una volta giunti a Rodano, come hanno raccontato, è stato ordinato loro di ripristinare e ripulire l'area, che era piena di rifiuti edili, e di allestirla per dare il via alla produzione illegale. Dal racconto fatto dagli stessi lavoratori, si palesa il sequestro. A loro, infatti, pare che fosse "severamente vietato spostarsi liberamente". Il cancello di uscita, inoltre, veniva chiuso. E chi vi rimaneva all'interno non aveva le chiavi per aprirlo.
"Una situazione che lambisce il sequestro di persona"
Tutto era severamente controllato. La spesa veniva portata loro da un corriere, mentre per le emergenze avevano a disposizione solo un telefono cellulare. Una situazione, ha osservato il gip, "che lambisce il sequestro di persona".