Al Santa Maria delle Stelle

Dopo la grandine, rifatto il tetto dell'ospedale di Melzo: una spesa che sfiora i 650mila euro

La copertura era stata completamente distrutta dalla grandine. I costi sono lievitati dopo il rinvenimento di parti in amianto

Dopo la grandine, rifatto il tetto dell'ospedale di Melzo: una spesa che sfiora i 650mila euro
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Un anno dopo la storia è chiusa. I lavori di sistemazione della copertura dell’ala vecchia dell’ospedale Santa Maria delle Stelle di Melzo e sono stati completati e l’Asst Melegnano Martesana ha proceduto a saldare il conto pagando anche l’ultima "rata" dei lavori. Un intervento oneroso, ben più di quanto inizialmente si poteva immaginare: il conto finale (comprensivo di Iva) sfiora i 650mila euro.

I lavori al tetto dell'ospedale

"Lavori di somma urgenza»", così erano stati individuati dalla direzione gli interventi da mettere in campo per porre rimedio ai danni ingentissimi provocati dalla grandinata che nel luglio 2023 aveva martellato la Martesana e, in particolare, la città di Melzo. E anche il presidio ospedaliero di via Volontari del sangue non era stato risparmiato. Vento e grandine avevano abbattuto al suolo diverse piante, crivellato condotti e tubature, ma soprattutto avevano ridotto a un colabrodo il tetto della parte antica dell’ospedale. L’ala in cui si trovavano gli uffici amministrativi e, sotto, il reparto di Cure palliative.

Costi lievitati

Sin dai primi momenti ci si era resi conto dell’entità del disastro, stimando in almeno 300mila euro i costi per il ripristino. Il conto, però, è lievitato anche perché durante gli interventi sulla copertura ci si è imbattuti in una scoperta inattesa: la presenza di eternit. E’ stato dunque necessario subappaltare l’intervento di rimozione e smaltimento del materiale contenente le fibre di amianto da bonificare. Materiale che non era in cattivo stato, ma che, vista la sistemazione del tetto, andava comunque rimosso.

Ma non solo, ad aprile si è proceduto ad aggiornare nuovamente l’importo contrattuale in seguito all’estensione dell’intervento anche ad altre porzioni di tetto, tra cui quella della corte interna dell’edificio storico dell’ospedale che inizialmente non era prevista.

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